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Il futuro degli agrumi siciliani, il Gruppo Villari punta sull’innovazione di prodotto e di processo

L’innovazione è un fattore cruciale per la sopravvivenza delle organizzazioni. Quando si parla di innovazione non si fa solo riferimento all’innovazione tecnologica, ma anche all’innovazione di prodotto e innovazione dei processi che generano quel prodotto.

Così è stato per l’azienda Villari, specializzata nella lavorazione e commercializzazione di agrumi e prodotti ortofrutticoli, che per diversificare la propria offerta ha cercato di aprirsi a comparti del mercato nuovi rispetto a quelli in cui tradizionalmente è abituata ad operare, intercettando una nuova fetta di mercato.

Per queste ragioni al Premio Innovazione Sicilia la società ha presentato due prodotti innovativi nell’ambito della Strategia regionale S3 “Agroalimentare”: “lo spicchio di limone singolarmente confezionato” e la “limonata fior di sale“.

Ne abbiamo parlato insieme al Dott. Mario Zappalà, referente “Assicurazione Qualità della Villari Srl”, prevalentemente dedita alla commercializzazione di agrumi e in particolare quelli di primo grado.

“Pur non abbandonando la tradizionalità dei mercati di riferimento cui la Villari si è sempre rivolta, abbiamo pensato di realizzare due nuovi prodotti. Il primo fortemente collegato all’attuale attività. Dobbiamo immaginare uno spicchio di limone singolarmente confezionato da poter essere utilizzato in tutte quelle occasioni e in tutte quelle evenienze, che di fatto impedirebbero l’utilizzo di un limone intero come avviene tradizionalmente”.

Questo prodotto innovativo sarà igienico, facile da utilizzare, consentirà la riduzione degli sprechi e di mantenere a lungo la freschezza del prodotto. Per realizzarlo è stato implementato uno specifico processo industriale di produzione per singoli step che prevede il lavaggio dei limoni con una tecnologia di processo in grado di minimizzare l’utilizzo di acqua, un processo di sanificazione dei limoni attraverso una tecnologia temporizzata e standardizzata tale da poter garantire e assicurare la pulizia superficiale dei limoni da processare utilizzando un sanificante chimico differente da quelli tradizionalmente utilizzati per quantitativi di utilizzo, per stabilità e spettro d’azione, abbinato a un’ulteriore tecnologia di sanificazione in grado di contrastare la formazioni di lieviti e muffe, il taglio realizzato attraverso una macchina di taglio automatica in grado di poter assicurare performance quantitativa e qualitativa del prodotto e infine la specificità della tecnologia di confezionamento del prodotto attraverso l’implementazione di apposito braccio antropomorfo in grado di poter manipolare il prodotto porzionato
e riporlo nelle rispettive confezioni termoformate per poter garantire al meglio la stabilità del prodotto
.

“Il secondo prodotto è focalizzato sullo sviluppo del prodotto e del processo produttivo, la limonata fior di sale, sostanzialmente differente dalle tradizionali limonate per due motivi, uno perché è un prodotto a ridotto contenuto zuccherino. Pur utilizzando del saccarosio non andiamo ad utilizzare dolcificanti chimici o altro, ma semplicemente del normale saccarosio, lo zucchero da cucina. Lo zucchero viene poi bilanciato dall’aggiunta di una piccolissima percentuale di cloruro di sodio, il classico sale da cucina. Il risultato è un succo di limone fresco, dissetante, particolarmente gradevole e che rievoca la tradizione siciliana di bersi una limonata al sale.

Il succo di limone una volta preparato verrà pastorizzato, lasciando inalterate tutte le sue proprietà organolettiche. La particolare formulazione della bevanda è stata oggetto di presentazione di brevetto industriale da parte dell’azienda.

“I nostri prodotti rispondono al criterio della sostenibilità economica e dell’originalità delle idee. Immaginiamo tutte quelle occasioni, quelle circostanze, a casa, nelle ristorazioni collettive, nelle mense, quei mercati in cui questo prodotto potrà essere utile. Pensiamo a tutte quelle volte che il limone invece non viene utilizzato e si getta. Noi forniamo questa alternativa, la possibilità di prendere uno spicchio di limone utilizzarlo effettivamente quando serve in maniera igienica, rispettando la sicurezza alimentare, un prodotto che ha una shelf life di 10-13 giorni”.

“Immagino tutte quelle volte che tagliamo a caso un limone e il più delle volte metà lo buttiamo perché rimane nel frigorifero. Quale migliore occasione di andare a dare un costo certo agli utilizzatori e ai preparatori di questi pasti che in maniera certosina così hanno il costo di un prodotto da porre sui loro piatti, ma d’altronde non solo un costo ma anche un servizio. Si troverebbero ad avere una confezione da poter utilizzare immediatamente e in confezione monodose, uno spicchio di limone fresco quando serve”.

  • Progetto: Spicchio di limone singolarmente confezionato e Limonata fior di sale
  • Ambito: Agroalimentare

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Romina Ferrante