Alphafood, dal grillo alla tavola: la nuova frontiera dell’alimentazione sostenibile

Alphafood è uno dei progetti innovativi presentati nel corso della prima edizione del Premio Innovazione Sicilia, nell’ambito della Strategia regionale S3 “Agroalimentare”, che si propone di allevare insetti, in particolare grilli, in modo ecologico e sostenibile per produrre farine e derivati, offrendo valide alternative alimentari proteiche e producendo ammendanti per contribuire alla salvaguardia delle coltivazioni.

L’obiettivo di Alphafood è quello di offrire una valida alternativa alla crescente domanda globale di proteine, attraverso una pratica ecologica, che promuove la salute umana e il benessere planetario.

L’azienda in una fase iniziale prevede l’acquisto di 100.000 grilli adulti, allevandoli in un’area di 172 m². Il processo produttivo include riproduzione, schiusa, accrescimento e raccolta, seguiti da congelamento, essiccazione e macinatura per ottenere polvere di grillo, un prodotto 100% italiano.

La roadmap del progetto, seguito da un team di esperti in sicurezza delle produzioni animali, economia e ingegneria biomedica, prevede il lancio dei prodotti nel 2024 e l’inizio della produzione industriale di 4 tonnellate al mese nel 2025.

Ne abbiamo parlato con Davide Carloni, uno dei suoi ideatori e soci fondatori della società. Carloni, laureato in Ingegneria Biomedica al Politecnico di Milano, insieme a Marcello Reale e Paolo Manzone, due professionisti laureati in scienze zootecniche e Luigi Parisi, laureato magistrale in economia, hanno dato vita a questa società nel mese di marzo 2003 con tanti progetti e sogni nel cassetto.

“Oggi siamo pronti a presentare il nostro progetto, che è il primo allevamento verticale completamente automatizzato di grilli in Sicilia, per produrre alcune farine e derivati in maniera completamente innovativa e sostenibile”.

“Gli allevamenti di insetti – spiega Carloni – non sono così comuni, quantomeno in Europa, soprattutto per il mangime per l’uso animale e per l’alimentazione umana. Con la nostra società e ai nostri lavori vogliamo poter creare un grandissimo impatto sulla Regione Siciliana e in tutto il Paese”.

“Nel dettaglio stiamo già allevando grilli della tipologia acheta domesticus, tramite una nuova tecnologia di allevamento definita vertical farming (allevamento verticale), grazie a cui vogliamo poter allevare questi insetti in modo verticale e in maniera completamente automatizzata. Questo perché gli insetti possono produrre una serie di elementi che sono molto importanti per l’alimentazione. Per esempio, su 100 grammi di prodotto di farina possiamo ottenere fino a 70 grammi di proteine. Inoltre, crediamo fortemente anche in questa nuova tecnologia, grazie soprattutto alla sua sostenibilità. Grazie all’allevamento verticale si possono salvare gli spazi e soprattutto si può generare un gran risparmio per via dei consumi di acqua e comunque di tutta una serie di tecniche di energia”.

“Nel 2020 sono iniziati gli studi, nel marzo 2023 abbiamo costituito la società e attualmente siamo in una fase di produzione semi-industriale. Nel 2024 vorremmo iniziare a lanciare i nostri prodotti, per cui siamo una realtà, seppur giovane, molto solida e avviata. Noi siamo già produttivi – sottolinea Carloni – siamo dunque molto concreti e già avviati”.

Per quanto riguarda la sostenibilità “questa nuova tecnologia ci permette di poter allevare gli insetti in modo verticale, andando a risparmiare quantitativo d’acqua, diluendo soprattutto la produzione di tutta una serie di altri elementi che poi sono presenti negli allevamenti tradizionali, che comunque necessitano poi di molto spazio”.

“Per quanto concerne, invece, l’impatto sulla società il mercato è quasi nuovo per quanto concerne l’alimentazione umana, mentre è già presente per la parte mangimistica animale. Noi con questo allevamento vogliamo inserirci in questo mercato che non è molto esplorato”.

Il progetto è originale perché questo genere di allevamenti, quantomeno in Europa non sono così comuni. Nel nostro caso, inoltre, usiamo dei concimi completamente biologici per fare in modo che non vada sprecato assolutamente niente”.

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