Catania tra le città più sicure d’Europa per le lavoratrici nomadi digitali

In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, è stato pubblicato un nuovo studio che mette in luce quali sono le città che garantiscono una maggiore sicurezza alle donne nomadi digitali. La ricorrenza è un’occasione per parlare di temi fondamentali, come l’uguaglianza di genere, e anche per sollevare riflessioni su indipendenza e opportunità garantite alle donne in tutto il mondo.

Il fenomeno delle donne nomadi digitali si inserisce bene nel concetto di empowerment: sempre più lavoratrici, infatti, scelgono di lavorare da remoto, abbracciando la libertà di viaggiare e costruire una carriera senza vincoli geografici. Il lavoro da remoto, per molte aziende, è ormai diventato una consuetudine. Dalle brevi workation, si sta passando in molti casi all’adozione di uno stile di vita da nomadi digitali, con fattori come il clima, la cultura e la convenienza economica che influenzano la scelta della destinazione.

In questo contesto, la Sicilia è una delle mete più emergenti. Palermo è emersa come capitale per i nomadi digitali e anche Catania conquista spazio, come una delle mete più sicure per le lavoratrici. Con l’aumento dei visti per nomadi digitali, il lavoro da remoto a lungo termine è ora più accessibile che mai, spingendo le professioniste a cercare luoghi sicuri e accoglienti da chiamare casa.

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Una ricerca appena pubblicata, realizzata dal portale Holidu, ha realizzato uno studio sulle città più sicure al mondo per lavoratrici nomadi digitali, utilizzando dati provenienti da diverse fonti tra cui Numbeo e Nomads.com. Questo studio mette in evidenza le destinazioni in cui le donne si sentono più a loro agio, supportate e libere di prosperare mentre lavorano da remoto. Lo studio completo è disponibile qui.

Le 3 città più sicure in Europa per lavoratrici da remoto

  1. Venezia, Italia
    Al primo posto come città più sicura in Europa per le nomadi digitali donne, Venezia si distingue con il 78,69% delle donne che si sentono a proprio agio nel camminare da sole. La città supera molte altre concorrenti europee grazie alla sua atmosfera accogliente e alla forte percezione di sicurezza per le viaggiatrici solitarie. Oltre al suo fascino senza tempo, con i caratteristici canali, la ricca storia e la vibrante cultura, Venezia offre un ambiente ideale per le lavoratrici da remoto. La sua struttura pedonale e ben illuminata contribuisce ulteriormente a creare un senso di sicurezza, rendendola una scelta eccellente per chi lavora a distanza.
  2. Valencia, Spagna
    La Spagna è da tempo una destinazione ambita per i nomadi digitali, e Valencia offre il perfetto equilibrio tra convenienza economica, sicurezza e ricchezza culturale. La città vanta il più alto rapporto tra nomadi digitali donne e uomini nello studio (22%), segno che sempre più donne la scelgono come base. Le nomadi digitali apprezzano il suo rilassato stile di vita mediterraneo, i trasporti pubblici affidabili e la solida comunità di espatriati. Inoltre, con il nuovo visto per nomadi digitali della Spagna, lavorare da remoto a Valencia è ancora più semplice e sicuro.
  3. Porto, Portogallo
    Il Portogallo si conferma tra i paesi più sicuri per i viaggiatori, e Porto non fa eccezione. Questa affascinante città costiera non è solo conveniente, ma anche incredibilmente accogliente per le nomadi digitali donne. Porto si distingue in molte categorie, tra cui la cordialità verso gli stranieri, valutata come “Buona”, rendendola una destinazione invitante per le lavoratrici da remoto. Con abitanti amichevoli, bassi tassi di criminalità e un’infrastruttura ben collegata, Porto è una scelta ideale per chi cerca un luogo sicuro e stimolante per lavorare a distanza. Inoltre, il visto portoghese per nomadi digitali facilita le permanenze a lungo termine.

Quali sono le altre città italiane che seguono Venezia?

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  1. Venezia
  2. Pisa
  3. Catania

Oltre a Venezia che batte tutti, le uniche altre città italiane presenti nella graduatoria europea sono Pisa e Catania, rispettivamente al 40mo e 48mo posto. La sicurezza percepita dalle lavoratrici nomadi digitali nel camminare per strada è superiore a Catania rispetto a Pisa, e per entrambe le città l’accoglienza verso gli stranieri pare essere ad un livello sufficiente Tuttavia se a Pisa la gentilezza percepita verso le donne è ad un buon livello, a Catania è solo sufficiente.

La situazione nel resto del mondo

Ecco il podio delle città più sicure nel resto del mondo per le lavoratrici nomadi digitali

  1. Taipei, Taiwan
    Al primo posto come città più sicura per le lavoratrici digitali da remoto, con un ampio margine, troviamo Taipei. I dati sulla capitale di Taiwan evidenziano che i trasporti pubblici sono affidabili e comodi, anche a tarda notte, e che non è raro vedere donne uscire da sole la sera. Si è classificata al primo posto in diverse categorie, tra cui accoglienza verso gli stranieri, percezione della sicurezza femminile e legislazione sui diritti delle donne. Anche Taiwan nel complesso ha ottenuto ottimi risultati. Chi desidera lavorare da remoto in questo Paese può usufruire del nuovo visto per nomadi digitali di Taiwan, che permette soggiorni fino a sei mesi. Questo programma, lanciato all’inizio del 2025, mira ad attrarre professionisti digitali e a incentivare il turismo.
  2. Chiang Rai, Thailandia
    Un’altra città dell’Asia orientale si è classificata al secondo posto, questa volta in Thailandia: Chiang Rai. Immersa tra le colline, Chiang Rai è una delle città meno visitate del Paese, ma non per questo meno affascinante, anzi. I dati suggeriscono che le donne si sentano al sicuro nel camminare da sole qui, con la città che si posiziona al terzo posto nell’intero studio per questo criterio.
    Chiang Rai vanta anche un rapporto tra nomadi digitali donne e uomini superiore alla media, con una percentuale del 22%, la più alta tra tutte le città thailandesi analizzate.
  3. Montevideo, Uruguay
    Dall’altra parte del mondo, a completare la top tre delle città più sicure per le nomadi digitali donne, troviamo la capitale dell’Uruguay, Montevideo. La città ha ottenuto il punteggio massimo in tutti i fattori relativi ai diritti delle donne, così come per la percepita accoglienza sia verso le donne che verso gli stranieri.