Supercomputer, AI e sicurezza economica: le iniziative della Commissione Europea per PMI e startup
News - 25/01/2024
di Redazione Innovation Island
La Commissione Europea ha presentato due iniziative che spingono l’alta tecnologia. La prima punta ad agevolare l’accesso privilegiato ai supercomputer comunitari per startup e PMI europee impegnate nell’intelligenza artificiale, mentre la seconda pone l’accento sulla sicurezza economica. Sul secondo punto, l’obiettivo è monitorare con più attenzione sia gli investimenti in entrata, che quelli in uscita.
“Per sviluppare l’intelligenza artificiale è necessaria molta potenza di calcolo – ha spiegato la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager –. Vogliamo quindi dare alle PMI e alle startup un accesso privilegiato alla rete di supercomputer europei”. La Commissione ha dunque proposto di modificare un regolamento del Consiglio, risalente al 2021, e di usare a favore delle start-up i fondi Horizon Europe, potendo così attivare investimenti pubblici e privati per 4 miliardi di euro entro il 2027.
La seconda iniziativa ha uno sguardo sicuramente più ampio e sottolinea la volontà dell’UE di proteggere la propria economia. Da tre anni, ci ricorda dalle pagine de Il Sole 24 Ore un articolo a firma di Beda Romano, gli investimenti in entrata sono monitorati a livello nazionale. Si teme che Paesi terzi possano appropriarsi del know-how delle aziende europee. Secondo i dati raccolti a Bruxelles, dal 2021 sono stati presi in esame 1.200 investimenti, ma solo il 3% “ha dato adito a preoccupazioni“.
La proposta della Commissione Europea punta a far diventare obbligatorio il monitoraggio degli investimenti in entrata. Al momento, su 27 Paesi, solo 22 hanno questo tipo di meccanismo. Diventerebbe anche obbligatorio verificare la natura di investimenti intra-europei, qualora l’investitore fosse controllato da un Paese terzo.
Il vicepresidente dell’esecutivo comunitario Valdis Dombrovskis ha spiegato a un gruppo di giornali: “Vi sono Paesi preoccupati dal futuro delle loro competenze. Altri temono che il controllo degli investimenti in uscita si traduca in nuove forme di protezionismo. Altri ancora vogliono evitare nuovi fardelli burocratici”.
La sfida della sicurezza economica, comunque, rimane un tema più che aperto, che chiama in causa equilibri di ampio respiro e, in alcuni casi, estremamente delicato. Bruxelles, inoltre, ha proposto di riflettere su possibili controlli sull’export di prodotti a doppio uso, civile e militare.
Questo contenuto è stato scritto da un utente della Community. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.