4 incentivi per startup da tenere d’occhio nel 2024

Anno nuovo, vita nuova e nuove possibilità di incentivi per startup. Anche nel 2024 non mancano le agevolazioni che sostengono la nascita e la crescita, ma anche i progetti innovativi, di ricerca, imprenditoria e sviluppo. Scopriamone in particolare 4, da tenere d’occhio.

Smart&Start

Questo incentivo sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico in tutte le regioni italiane. L’obiettivo è stimolare una nuova cultura imprenditoriale legata all’economia digitale, valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica e incoraggiare il rientro dei «cervelli» dall’estero. Sono finanziabili progetti con spese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.

L’incentivo è a sportello: non ci sono graduatorie né scadenze. Le domande sono esaminate entro 60 giorni, in base all’ordine di arrivo. La procedura per richiedere le agevolazioni è completamente informatizzata. Invitalia valuta i business plan, concede i finanziamenti e monitora la realizzazione dei progetti. Tutti i dettagli sono qui.

Bando MADE

Sono ancora aperte, fino all’esaurimento dei fondi, le candidature per il bando (tutti i dettagli qui) che finanzia progetti e ricerca industriale e sviluppo sperimentale da realizzare in 12 mesi. La dotazione finanziaria complessiva è di 12,5 milioni di euro per progetti di innovazione digitale. L’azienda potrà riceve un contributo fino al 70% dei costi/spese sostenuti, fino a un importo massimo di 400mila euro. Possono accedere ai finanziamenti Micro Imprese e Startup, PMI, Medie, Grandi Imprese e Consorzi composti da aziende di diverse dimensioni che si costituiscono in Associazione Temporanea di Scopo (ATS). È possibile presentare le proposte progettuali esclusivamente per via telematica tramite l’apposita piattaforma PICA.

Resto al Sud

È un incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali, attivo nei seguenti territori: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia; aree del Centro colpite dal sisma: Lazio, Marche, Umbria; isole marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord. Le attività finanziabili sono: attività produttive settori industria, artigianato, trasformazione prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; le forniture di servizi per imprese e persone; attività legate al turismo e al commercio; attività libero professionali (sia di tipo individuale che societario). Sono coperte fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50mila euro per ogni richiedente. Nel caso di società composte da quattro soci, il finanziamento può arrivare fino a 200mila euro, mentre per le imprese esercitate in forma individuale il massimo è di 60mila euro. È inoltre previsto un ulteriore contributo per supportare il fabbisogno circolante. La misura è gestita da Invitalia: tutte le info sono qui.

Possibilità per le startup

FCS – Fondo crescita sostenibile per R&S ed economia circolare

Ancora attivo anche il Fondo che sostiene la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative per l’utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse, con la finalità di promuovere la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile, e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo. Si rivolge alle imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta. Per i soli progetti congiunti, sono ammessi anche gli organismi di ricerca, pubblici e privati, in qualità di co-proponenti. Tutti i dettagli sono qui.

Leggi anche questi articoli