David Carson, leggenda del design: “Nessuno può essere te, e questo è il tuo potere”
News - 17/07/2025
di Luisa Cassarà
David Carson non è un designer qualunque. È una leggenda. Rivoluzionario nel linguaggio creativo e nella tipografia fin dagli anni ’90, quando con riviste come Ray Gun ha cambiato per sempre le regole dell’editoria visiva, è considerato uno dei padri della grafica contemporanea. Lo scorso 28 giugno ha chiuso con il suo talk la prima edizione siciliana dei Digital Design Days, i DDDx Palermo: un appuntamento che ha segnato una tappa storica per il Sud Italia e per gli appassionati di design digitale.
Innovation Island ha seguito le due giornate di questo evento come media partner, intervistando gli speaker e gli ospiti internazionali e raccontandone l’atmosfera e le straordinarie vibrazioni. Con il suo tono pacato e profondo, Carson ha lanciato un messaggio chiaro ed efficace: “Anche con tutta la tecnologia e i progressi digitali che ho visto — e ho visto lavori straordinari — alla fine tutto si riduce alla tua unicità, al tuo occhio. Dobbiamo ricordarcelo, perché chiunque può comprare lo stesso software, ma nessuno ha accesso alla tua unicità, al tuo background, alla tua esperienza di vita“.
Il suo è un invito a esplorare il percorso che ognuno di noi crea, coltivare la curiosità e non temere di mettere se stessi nel proprio lavoro. “Spero che le persone si siano portate via dalla mia presentazione un rinnovato entusiasmo e una rinnovata curiosità”, ci ha detto. “Bisogna restare curiosi e trovare il modo di inserire sempre di più se stessi nel proprio lavoro. Solo così si può essere davvero unici. Nessuno può farlo meglio di te, perché non sono te“.
Durante la sua presenza a Palermo, David Carson ha incontrato molte persone e in tanti hanno colto l’occasione per parlare dal vivo con lui: “Alcune persone si sono avvicinate per dirmi che il mio lavoro ha avuto un impatto sulla loro vita. Questi sono i momenti speciali”.
Design, musica e vita vera
L’approccio di David Carson al design è viscerale, lontano dalle regole accademiche. “Non riesco a lavorare senza musica. È una parte fondamentale del mio processo creativo“, ci ha raccontato. Il suo metodo si nutre di un’osservazione continua, di un’attenzione autentica per ciò che lo circonda: “Credo di avere una curiosità naturale che mi tiene motivato. Notare tutto, assorbire. Ecco cosa mi spinge“.
Attraverso la sua intervista, questa leggenda del design ha detto qualcosa di universale: in un’epoca dominata da algoritmi, intelligenze artificiali e template a volte replicabili, il suo è un invito a riscoprire la propria voce interiore.
“Riesco a fare qualcosa che amo e vivere di questo. E siamo in un settore che permette tutto ciò. È una cosa fantastica, quindi bisogna correre con questo entusiasmo“, ha concluso. Un invito, sì, semplice ma anche potente a essere sempre se stessi. Nel design, come nella vita, l’unicità non si compra. Si vive.
DDDx Palermo, un polo creativo nel Mediterraneo
La due giorni dei Digital Design Days ha portato a Palermo oltre mille partecipanti, tra cui professionisti, studenti e creativi da tutto il mondo. Tra installazioni immersive, workshop e talk visionari, la manifestazione ha dato spazio a protagonisti di primo piano del panorama internazionale, come Ash Thorp, Dust Leblanc, Dot Lung e Betty Zhiqin Lu. Seguici su Innovation Island per non perderti nessuna delle nostre interviste: abbiamo ancora tanto da raccontarvi sui DDDx e la creatività innovativa a 360°.