Anche le professioni non sono estranee all’innovazione di prodotto, di processo ma anche organizzativa. Lo hanno capito dal dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Comunicazione della sede di Palermo della Università LUMSA che, per per l’anno accademico 2023/2024, ha introdotto fra le materie a scelta del corso di laurea triennale in Economia e commercio un l’insegnamento “Innovazione per la professione”.
“L’insegnamento ha l’obiettivo di fornire agli studenti un quadro d’insieme delle attività e delle possibili specializzazioni del commercialista, con un particolare attenzione alla prevedibile evoluzione della professione impattata da un processo di innovazione che interessa le attività svolte, il modo di lavorare e l’organizzazione degli studi professionali”, spiega il docente Calogero di Carlo, commercialista di Palermo. L’insegnamento, le cui lezione sono state programmate nel primo semestre, è stato scelto e seguito da oltre 60 studenti. L’introduzione nel corso di studi risponde alle esigenze di avvicinare gli studenti al mercato del lavoro e delle professioni, e a quelle manifestate dall’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Palermo per attrarre i giovani verso le attività “tradizionali” magari considerate poco appetibili.
Ma quali sono le innovazioni all’interno di una professione come quella dei commercialisti? “Ci sono nuove professionalità offerte”, spiega Di Carlo, “che sono il frutto di una evoluzione normativa. Tra questi, ad esempio, l’introduzione del ruolo del Gestore della crisi previsto dalla normativa del codice della crisi di impresa e dell’insolvenza; l’introduzione normativa di obblighi della rendicontazione ESG, che gradualmente interesserà la maggior parte delle imprese”. Ma le professioni sono anche interessate ad una innovazione di processo causata dalla introduzione di nuovi strumenti. “Nell’ultimo decennio l’evoluzione tecnologica ha avuto un forte impatto per effetto della digitalizzazione dei documenti (come la fattura elettronica), di nuovi canali di trasmissione e modelli di condivisione , infine “nella professione del commercialista avrà un rilevante impatto l’impiego dell’intelligenza artificiale”. Un impiego, continua il docente che “comporta rischi significativi perché gli scenari operativi d’impiego dell’intelligenza artificiale sono innumerevoli e alcune attività potrebbero essere sostituite. La scommessa sarà quella di riuscire a interpretarla, comprenderla per poi calarla nella pratica quotidiana, per potersi dedicare di più ad attività a maggior valore aggiunto quali quella consulenziale. Per i commercialisti che ci riusciranno potrebbe tradursi anche in una importante opportunità”. Infine l’innovazione organizzativa che ha impatto sull’organizzazione del lavoro all’interno dello studio professionale e delle relazioni esterne, comporta ad esempio “lo sviluppo di necessarie nuove competenze dei collaboratori di studio, lo sviluppo di forme di lavoro flessibile, la standardizzazione dei servizi «di base» (assistenza contabile e fiscale). Il tutto spinge verso una specializzazione professionale in servizi professionali e consulenza specialistica”.