Progetti 2023

#Diccicomeaiutarti trasforma i social in strumento di self-help per i disturbi alimentari

Veicolare una corretta informazione sui disturbi alimentari e fornire strumenti di supporto per un percorso di self-help: sono alcuni degli obiettivi di #Diccicomeaiutarti, il profilo Instagram creato dall’Università degli Studi di Palermo nel 2022, da un team composto da ricercatori e clinici.

Abbiamo parlato di questo progetto, candidato al Premio Innovazione Sicilia 2024, con Gaia Albano, – psicologa, professoressa ricercatrice e P.I. di #Diccicomeaiutarti – e Mariarita Semola, ricercatrice dell’Università degli Studi di Palermo.

Il progetto ha dato vita, ha spiegato Albano, “a un pure self help erogato attraverso Instagram, creando uno strumento che sfrutta tutto il background dei social media e arrivando ai soggetti che possono riportare un disturbo conclamato relativo ai DCA e non solo, o una difficoltà alimentare. Lo abbiamo fatto sfruttando i tools che ci ha dato Instagram e ci siamo focalizzati sulla creazione di 3 icone“.

Queste tre icone facilitano l’organizzazione delle conoscenze e il riconoscimento delle informazioni, favorendone un apprendimento vicario:

  1. Peer support e Positive Thinking: si tratta di contenuti che affrontano il tema del supporto e delle testimonianze di persone che hanno superato il loro DCA;
  2. Change/Chance: rappresentano la motivazione al cambiamento e i contenuti sottolineano l’importanza del cambiamento e come quest’ultimo possa rappresentare una nuova chance di vita;
  3. Info DCA: si tratta di contenuti che hanno l’obiettivo di fornire informazioni sui DCA.

“Cercare di capire come rafforzare il costrutto motivazione e l’ability to change è un imperativo categorico. #Diccicomeaiutarti è un primo step di un progetto più ampio, con un’app e una piattaforma online”, ha aggiunto Albano.

“Il profilo è cresciuto nel tempo e i feedback sono stati positivi. I post sono stati creati con una metodologia molto serrata, incasellando ogni contenuto in una delle icone, che hanno una valenza scientifica, ma anche un linguaggio fruibile da chi non ha una competenza tecnica”, ha sottolineato Mariarita Semola.

“Prima di creare il profilo abbiamo fatto alcune ricerche, entrando nel vivo anche di alcuni profili che veicolano informazioni non sempre adeguate al tema. Abbiamo realizzato che molte delle domande che riceviamo dipendono dalla poca informazione, ad esempio relativamente all’accesso alle cure o a come chiedere aiuto. Abbiamo fatto un gran lavoro anche di organizzazione, mappando tutti i servizi pubblici italiani, con una mappa sempre fruibile e i numeri di telefono”, ha detto ancora.

Gli utenti che si avvicinano a questo profilo sono per lo più donne, di età dai 14 ai 34 anni. L’età di insorgenza dei disturbi alimentari, soprattutto dopo il Covid, si è abbassata, quindi aumentare la consapevolezza è importante. “Ci hanno seguito e ci seguono anche genitori di chi ha avuto un eating disorder o lo sta affrontando o non sa come affrontarlo. Creiamo una serie di tips per questi casi per venire incontro a ogni tipo di utenza, a partire da chi vuole anzitutto informarsi”, ha sottolineato a tal proposito la dottoressa Albano.

Dietro #Diccicomeaiutarti c’è un team di lavoro che ha lavorato in sincronia. Ha coinvolto diversi professionisti, anche ricercando sui social profili affidati e verificabili e a oggi continua ad ampliare la sua utenza, aprendosi ad altri linguaggi comunicativi e ai giovanissimi anche con un profilo TikTok creato di recente. Immagine di freepik.

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Redazione Innovation Island