Ecco perché nasce innovation island

Quando ti chiamano a dirigere un giornale senti una grande responsabilità. Nei confronti dell’editore che ti ha scelto, dei colleghi, dei tecnici e collaboratori con cui lavorerai ma anche della comunità dei lettori. E in questo caso il senso di responsabilità aumenta. Perché ci rivolgiamo all’arcipelago dell’innovazione in Sicilia: un mondo che necessariamente deve essere dinamico per essere al passo con i tempi, un mondo aperto all’esterno capace di collegamenti, di speranze e di visione futura e alla ricerca di notizie e opportunità di crescita. Un mondo che finora non ha mai trovato uno spazio giornalistico dedicato e di settore.

Siamo una piccola barca chiamata “Innovation Island” che naviga nell’arcipelago bagnato dal mare chiamato “Innovazione” che finora, però, ha avuto pochi collegamenti. La nostra meta è collegare le isole di questo arcipelago bagnato dal mare dell’Innovazione che non è solo la scoperta scientifica che cambia le nostre vite, ma anche un modo nuovo di fare un lavoro, di svolgere un compito o assumere un incarico. Noi invitiamo tutti a bordo.

La Sicilia è un’isola ricca di storia e tradizione che sta abbracciando la rivoluzione digitale. La nostra barca è un luogo di confronto e una comunità su base regionale su queste tematiche. Innovation Island nasce da un premio che ha visto partecipare oltre 200 idee imprenditoriali che sono altrettante storie che si raccontano in queste pagine e che difficilmente avrebbero trovato spazio altrove. I dati indicano un aumento costante nel numero di nuove imprese emergenti: sono 811 quelle presenti nei registri delle Camere di Commercio. Lo scorso anno erano 700 (secondo il rapporto StartupItalia) e la Sicilia era l’ottava regione italiana. Catania e Palermo riescono a inserirsi nella “top 20” delle più innovative in Italia: 13esima Catania e 15esima Palermo. Insieme a Messina, le tre città metropolitane rappresentano un punto di riferimento dell’ecosistema di innovazione siciliano, grazie anche alle connessioni con il mondo universitario e alla presenza di corporate che investono in energia, IT, microelettronica, mobilità e sostenibilità. Settori come la tecnologia, le energie rinnovabili e il turismo intelligente stanno emergendo come isole bagnate da questo mare. Riuscire a raccontare questo mondo capace di visione e di speranza è la missione di questo giornale.

I progetti di ricerca e sviluppo nascono anche in università e centri di innovazione, contribuendo a creare un ambiente fertile per l’incubazione di nuove idee imprenditoriali. Racconteremo il loro lavoro, i loro studi e le loro ricerche con gli strumenti che il giornalismo digitale ci fornisce. La collaborazione tra istituzioni accademiche e imprese è essenziale per alimentare questa crescente cultura dell’innovazione. Anche loro sono invitati a bordo di questa barca.

Infine c’è la sponda di quanti sostengono e promuovono l’innovazione. Fondi, banche, amministrazioni pubbliche che decidono di destinare risorse al settore. Su questa barca troverete opportunità e possibilità di crescita, racconteremo cosa muove le loro scelte quando decidono o meno di finanziare un’idea innovativa o quando progettano una misura di sostegno. Racconteremo l’innovazione che interessa i loro processi e i cambiamenti nella gestione interna. A tutti “buon vento!”.