Enviromental accounting, quando la contabilità è al servizio dell’ambiente e delle imprese

Si chiama Enviromentale accounting, più semplicemente è la contabilità ambientale ed è lo strumento per la rendicontazione delle politiche ecologiche che consente a chi assume decisioni, nelle imprese e nella politica, di tener conto del valore della natura e dell’ambiente, puntando all’integrazione della variabile ambientale nel sistema politico ed economico.

Contabilità ambientale, ce la chiede l’Europa

Il principio della contabilità ambientale è stato incardinato nell’Agenda 21, col l’obiettivo di “Integrare ambiente e sviluppo del processo decisionale”. E’ un obiettivo condiviso da tutti i paesi dell’Unione europea. Nello specifico, la contabilità ambientale è uno strumento per la rendicontazione delle politiche ecologiche che consente a chi assume decisioni, nelle imprese e nella politica, di tener conto del valore della natura e dell’ambiente, puntando all’integrazione della variabile ambientale nel sistema politico ed economico.

Todaro, ” partire oggi per costruire un futuro migliore”

Per comprendere in profondità questo tema particolarmente sensibile rispetto alle politiche di sviluppo sostenibile, ne abbiamo discusso con Angelo Todaro CEO del’omonimo Gruppo imprenditoriale. Da oltre 20 anni, Todaro ha anticipato le tematiche legate alla tutela e sostenibilità ambientale.

“La contabilità ambientale è uno strumento per la rendicontazione delle politiche ecologiche che consente a chi assume decisioni, nelle imprese e nella politica, di tener conto del valore della natura e dell’ambiente – spiega il professore Todaro – puntando così all’integrazione della variabile ambientale nel sistema politico ed economico” .


I percorsi seguiti fino ad oggi, rispetto alla ricerca in materia di contabilità ambientale, sono stati diversi in termini di obiettivi, di strumenti utilizzati e di destinatari. “Questa diversità è ancora oggi considerata da molti un motivo di inefficienza e di scarsa incisività della ricerca stessa mentre essa potrebbe rappresentare una ricchezza di cui solo in futuro saremo in grado di cogliere l’intera portata”.
“Il futuro è adesso, l’agire nel presente – afferma Angelo Todaro, -serve catalogare, organizzare, gestire, fornire dati sull’ ambiente in unità fisiche o monetarie, finalizzate a integrare gli strumenti convenzionali di analisi economica, per valutare l’efficacia delle politiche ambientali e l’impatto delle politiche economiche sull’ambiente.


“Il diverso modo di fare ricerca, e in qualche misura anche di fare sperimentazione e consulenza, potrebbe infatti permettere in futuro, ai ricercatori ma anche decisori pubblici e privati, di considerare in maniera critica una pluralità di proposte da utilizzare nelle situazioni che richiedono soluzioni di contabilità ambientale. Prima di porci domande sul futuro occorre però fare qualche riflessione sulla strada compiuta dalla ricerca in materia di contabilità ambientale” .

La narrazione del contesto ambientale

“Sono numerose le pubblicazioni sul tema e considerando alcune tra le più conosciute esperienze applicative, appare subito evidente una profonda dicotomia che restituisce la ricerca sul tema polarizzata su due posizioni estreme, micro e macro, ad indicare da un lato l’oggetto dell’analisi, dall’altro i destinatari delle soluzioni individuate”.
“Sul polo micro di questo asse troviamo prevalentemente le proposte per le imprese, mentre sull’altro polo, quello macro, troviamo esperienze molto diverse che hanno l’obiettivo di riformulare in maniera decisa le modalità di fare politica ambientale, attraverso per esempio la messa a punto di tecniche di valutazione dei costi esterni. Gli elementi distintivi dei due approcci vanno oltre questi aspetti e riguardano anche gli organismi di ricerca e i ricercatori coinvolti tanto, che si potrebbe dire che in questi anni si sono formate due scuole .