Esplorare il futuro dell’apprendimento: Metaversity e le frontiere della didattica digitale

Tipo segnalazione: Idea

Nel contesto sempre più dinamico e interconnesso dell’era digitale, l’innovazione nell’ambito dell’istruzione è cruciale per preparare le future generazioni ad affrontare le sfide del mondo contemporaneo. Un passo significativo verso questa direzione è stato compiuto con l’introduzione di “Metaversity”, un ambizioso progetto presentato oggi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano, nel corso del seminario “Extended: il potenziale delle realtà estese nella didattica e nell’apprendimento”.

Metaversity rappresenta una rivoluzione nell’approccio educativo, poiché sfrutta appieno le potenzialità della tecnologia digitale e del Metaverso per migliorare l’esperienza di apprendimento degli studenti. In particolare, si concentra sull’integrazione della realtà aumentata come terza via dell’insegnamento, affiancando il tradizionale approccio frontale in presenza e quello a distanza. Durante il seminario, sono stati presentati i risultati della prima fase di sperimentazione di Metaversity, insieme ad AleC, l’Augmented Learning Companion. AleC è un agente virtuale 3D dotato di intelligenza artificiale, progettato per supportare gli studenti nel loro percorso di apprendimento. Questo compagno virtuale intraprende conversazioni basate su un’intelligenza artificiale addestrata sul materiale del corso, offrendo così un’esperienza personalizzata e interattiva agli studenti.

 “L’agente conversazionale”

Andrea Gaggioli, coordinatore del progetto, ha sottolineato l’innovazione di Metaversity nell’integrare la realtà aumentata con l’intelligenza artificiale, creando un ambiente educativo unico. “Questo prototipo va oltre la semplice realtà aumentata grazie all’integrazione con l’intelligenza artificiale. È un agente conversazionale che interagisce con gli studenti in modo naturale, apprendendo dai contenuti del corso attraverso meccanismi di machine learning”, ha spiegato. Tuttavia, Gaggioli ha anche sottolineato che Metaversity è ancora in fase prototipale e che è necessario continuare a esplorarne le potenzialità e le sfide. “È un esperimento sviluppato per comprendere le opportunità e le criticità associate all’uso di un tutor virtuale per migliorare i processi di apprendimento”, ha aggiunto.

L’Università Cattolica del Sacro Cuore si è distinta per il suo impegno nell’innovazione educativa, con l’attivazione di laboratori dedicati alla realtà aumentata. Il Prorettore dell’Ateneo, Giovanni Marseguerra, ha sottolineato l’importanza di sfruttare appieno le nuove tecnologie per arricchire l’esperienza di apprendimento degli studenti. “La lezione frontale è solo una delle molteplici modalità di erogare la didattica”, ha dichiarato Marseguerra. “L’utilizzo della tecnologia ci offre opportunità straordinarie per attivare la creatività e le potenzialità degli studenti. La didattica in presenza rimane fondamentale, ma deve essere integrata da approcci innovativi che stimolino l’interesse e l’engagement degli studenti”.

In sostanza, Metaversity rappresenta un’importante pietra miliare nel futuro dell’istruzione, aprendo nuove frontiere per l’apprendimento interattivo e personalizzato. Con il continuo sviluppo e l’adozione di tecnologie all’avanguardia, il potenziale di trasformazione della didattica digitale è illimitato, promettendo di plasmare una generazione di studenti pronti ad affrontare le sfide del mondo moderno con creatività e competenza.

Questo contenuto è stato scritto da un utente della Community.  Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.