Facebook vuole ringiovanirsi: più video, più IA e meno notizie per conquistare la Gen Z

Facebook ha 20 anni e ha superato i tre miliardi di utenti nel mondo nel 2023. Tuttavia, il social media è spesso etichettato come invecchiato, un luogo di incontro per boomer, mentre i giovani usano soprattutto Snapchat, TikTok e Instagram.

A proposito di qualche dato, Bloomberg, sulla base di uno studio di Pew Research, ha notato che il 67% degli americani utilizzava Facebook nel 2023 contro l’81% di cinque anni prima. Inoltre, se molti restano iscritti, pochi rimangono molto attivi. In pratica, un fenomeno di invecchiamento che si osserva da una decina d’anni.

La situazione sembra migliorare

Tuttavia, la situazione sembra essere migliorata: le evoluzioni annunciate di recente da Tom Allison, il capo di Facebook, mostrerebbero una ripresa: “più di 40 milioni di giovani adulti negli Stati Uniti e in Canada sono utenti attivi quotidiani e questa cifra è la più alta degli ultimi tre anni”. Poi, ha precisato che la piattaforma ha registrato cinque trimestri di crescita in questa determinata ‘fetta’ di popolazione degli utenti.

Appena tre anni prima, nel 2021, però, l’atmosfera era piuttosto agitata. Il numero di utenti ristagnava o addirittura diminuiva, così come i ricavi pubblicitari. La feroce concorrenza di TikTok faceva tremare Palo Alto. Di conseguenza, il co-fondatore Mark Zuckerberg ha riunito i vertici della sua azienda per salvare il suo prodotto storico.

Ebbene, Chris Cox, capo prodotto, Adam Mosseri, capo di Instagram, Will Cathcart di WhatsApp, il già citato Tom Alison di Facebook, hanno cominciato a lavorare, aiutati dai rispettivi team.

E, secondo Bloomberg, è stato deciso di avviare un aggiornamento radicale del feed, che non avveniva dal 2018.

I cambiamenti

Quel ‘comitato’ rafforzato ha deciso di dare maggiore rilievo alle raccomandazioni (segnalazioni) degli utenti nella rete dei rispettivi amici e familiari, a scapito soprattutto dei contenuti condivisi dalle pagine dei giornali.

Negli ultimi tre anni, inoltre, Meta ha lavorato e applicato nuovi algoritmi per riaprire verso i contenuti esterni, senza, però, che i media ne traggano vantaggio.

Con buona pace dell’editoria, Tom Alison ha riferito che Facebook intende continuare su questa strada.

Tra le cose da migliorare il sistema di consultazione e di produzione dei video: ad esempio, i creator dovranno essere in grado di guadagnare più facilmente, estendendo le opzioni di monetizzazione.

Il ruolo dell’IA

L’Intelligenza Artificiale occupa ovviamente un posto importante perché Meta deve diventare la “prima azienda di IA al mondo”, secondo quanto preteso da Mark Zuckerberg. Per il social media ciò si traduce nelle ‘raccomandazioni’, o meglio in un feed in cui l’utente trovi ciò che potenzialmente gli interessa di più. E Meta vuole che l’obiettivo di avere la migliore tecnologia in tal senso debba essere raggiunto entro la fine del 2026 per spodestare soprattutto TikTok.

Per quanto riguarda l’integrazione del modello linguistico interno, Llama, ciò passa attraverso il cibo. Lo scopo: “Supponiamo che ti imbatta in una ricetta di cheesecake alle fragole su Facebook. Con un semplice clic, puoi chiedere a Meta AI come creare una versione senza latticini”.

Ricapitolando, spinto dall’IA e soprattutto da una nuova fase di crescita, Meta vuole dare una seconda giovinezza a Facebook. Zuckerberg&Co. ci riusciranno? Fonte: SiecleDigital.

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