Ferrandelli, “Investire sull’innovazione è una sfida necessaria per Palermo”

L’innovazione per Palermo è una sfida necessaria, “perché riguarda tutti i cittadini ma si rivolge soprattutto alle nuove generazioni”. Fabrizio Ferrandelli è entrato a far parte della Giunta che amministra Palermo da poche settimane. Il sindaco del capoluogo siciliano, Roberto Lagalla, gli ha assegnato le deleghe all’Innovazione ed alla politiche giovanili. E Ferrandelli ha raccolto la sfida.

“Palermo può fare tanto nel settore dell’Innovazione –spiega – e per fortuna abbiamo anche le occasioni economiche che ci possono aiutare per fare le cose per bene. Alla città sono state destinate con il PNRR delle risorse cospicue”.

Con Sispi per cambiare in digitale il volto dell’amministrazione a Palermo

Il primo obiettivo “innovativo” per Palermo è elevare la qualità dei servizi ai cittadini in chiave digitale. “Con i fondi che arrivano dal Piano di ripresa, la Sispi, la nostra società strumentale operativa, potrà mettere a terra progetti che consentiranno ai cittadini di fare meno mala vita possibile. Penso ai servizi, alla digitalizzazione, all’informatizzazione dei processi al pagamento tramite le app. Si potranno così poter smaterializzare alcuni dei processi, aumentare il livello di servizi e consentendo alle persone di ottenere online, anche da casa, molta della documentazione che compete all’amministrazione comunale”. In fondo, questo è il volto dell’innovazione che si rivolge direttamente a tutti i cittadini.

Per essere innovatori smettiamo di pensare da provinciali

Ma l’Innovazione è anche la capacità di immaginare nuovi percorsi di costruzione identitaria e professionale, nutrire ecosistemi di piccole, medie e grandi start up che siano in grado di creare sviluppo ed innovazione. Anche da questo punto di vista, Palermo vuole compiere quella svolta necessaria. Ferrandelli spiega in cosa consista l’intervento a sostegno degli innovatori che l’amministrazione comunale ha in mente di mettere in campo. Luoghi fisici ma anche reti immateriali. ”Abbiamo destinato le risorse economiche necessarie per ammodernare, anche dal punto di vista infrastrutturale, lo spazio delle tre navate ai Cantieri Culturali della Zisa.  E’ un luogo pensato per diventare  un hub a servizio per mettere insieme i giovani talenti le imprese e creare reti. Palermo deve vincere il suo provincialismo. La sfida è una sfida di connessione internazionale. Abbiamo la grande ambizione di poterci mettere in contatto con tutte le esperienze a livello globale. 

Quello degli ex Cantieri Ducrot non è l’unico hub, incubatore che l’amministrazione comunale vuole impiantare.  Si parla di un altro sito negli ex Depositi Tirrenia al Porto di Palermo. “Stiamo parlando con l’Autorità portuale –spiega Ferrandelli – e di certo abbiamo individuato per le linee di finanziamento. Su questo ci vogliamo lavorare , ma se non sarà quello spazio ne sarà individuato un altro“.

Alla città vorrei lasciare delle best practices

E infine, come a voler sfiorare il genio della lampada, chiediamo a Ferrandelli di esprimere un desiderio. Cosa lasciare alla città da questa esperienza da amministratore? L’assessore non ha dubbi. “Vorrei lasciare delle pratiche istituzionalizzate, qualcosa di concreto e tangibile non legato alla persona ma alle istituzioni, degli esperimenti ripetibili nel tempo”.   

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