“Non si deve avere paura del futuro, anzi bisogna abbracciarlo e abbracciare al tempo stesso il potenziale che abbiamo come esseri umani. Perché siamo responsabili e responsabilizzati anche dai grandi cambiamenti che sono sotto gli occhi di tutti”, sono le parole di Giulio Superti-Furga, intervistato in esclusiva dal giornalista e scrittore Nino Amadore, cui è andato il riconoscimento come “Innovatore dell’anno” del Premio Innovazione Sicilia 2024.
Il premio è stato conferito allo scienziato e ricercatore – che dirige il centro Rimed in provincia di Palermo – in occasione della giornata conclusiva del Premio Innovazione Sicilia 2024, giunto alla sua seconda edizione. Superti-Furga succede nel palmares a Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, premiato lo scorso anno in occasione del primo contest dedicato alle startup siciliane, all’innovazione e alle nuove tecnologie in Sicilia e nel Mediterraneo.
Da ottobre dello scorso anno, Giulio Superti-Furga è Direttore Scientifico della Fondazione Rimed e nel prossimo futuro dirigerà il Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica (CBRB) attualmente in costruzione in Sicilia; fino all’apertura del centro, Superti-Furga manterrà anche la direzione del Centro di Ricerca per la Medicina Molecolare (CeMM) dell’Accademia Austriaca delle Scienze, in modo da poter sviluppare collaborazioni scientifiche e progetti multidisciplinari tra i due enti. Superti-Furga si è formato come biologo molecolare all’Università di Zurigo, alla Genentech Inc. di San Francisco, all’Imp Vienna e all’EMBL di Heidelberg. Ha co-fondato cinque aziende biotecnologiche, ottenuto quattro sovvenzioni ERC, ha pubblicato più di 250 articoli ed è membro di cinque accademie scientifiche.
Conversando con Amadore, il biologo ha indicato la rotta che la scienza sta percorrendo per migliorare la qualità delle nostre vite, in sincronia e in simbiosi con l’ambiente: “Siamo giunti a un momento nella storia dell’umanità e della ricerca in cui c’è una grande convergenza di tecnologie che per gli studi di biomedicina sta diventando fenomenale”.
Superti-.Furga invita a puntare su Palermo e sulla Sicilia. In fondo- racconta lo scienziato – è questa la reason why del futuro centro Rimed. Perchè l’innovazione non può fare a meno della tradizione e della cultura: “L’idea di fare un centro qua dove c’è una storia molto molto densa e interessante di citazioni e culture è proprio perché è necessario che la medicina del futuro venga contestualizzata nell’ambiente”.
Dallo scienziato arriva anche un appello a non alzare il piede dall’acceleratore dell’Innovazione. “La Sicilia sta ottenendo nel mondo grande attenzione, sia perché è un posto molto bello, sia perché è un posto che ha una una grande profondità culturale. È una profondità culturale che arriva dalla storia delle sue civilizzazioni, dalle difficoltà che la Sicilia ha avuto la forza di superare. Tutto questo rende la Sicilia una terra adatta ad essere un fulcro per l’innovazione. La gente qua è abituata a superare problemi ed essere innovativa per trovare soluzioni”.