Google AI Mode
Alphabet festeggia un 2024 di successi, con un fatturato di 350 miliardi di dollari. La pubblicità legata alla ricerca, soprattutto tramite Google, rappresenta la fetta principale dei ricavi. L’azienda si conferma in ottima salute finanziaria, ma non si adagia. La concorrenza “next gen”, basata sui grandi modelli di linguaggio, spinge il colosso a innovare. Questa settimana, pertanto, arriva “AI Mode”, una funzionalità che cambia radicalmente l’interfaccia del motore di ricerca più usato al mondo, segnando un passo avanti nella sfida tecnologica globale.
Google rivoluziona la ricerca con “AI Mode”, lanciato in versione sperimentale il 6 marzo scorso. La novità elimina i tradizionali 10 link blu dalle prime posizioni dei risultati. Al loro posto, un riassunto generato dall’intelligenza artificiale offre una risposta immediata. Disponibile per gli abbonati a Google One AI Premium (19,99 dollari al mese, con storage cloud extra), la funzione si attiva con un clic sulla scheda “AI Mode”, accanto a opzioni come Immagini e Notizie. L’obiettivo? Semplificare l’accesso alle informazioni in un’era dominata dall’IA.
Robby Stein, vicepresidente dei prodotti Google, spiega la scelta. “Gli utenti sperimentati ci hanno fatto sapere che desideravano che l’IA rispondesse a un maggior numero di loro ricerche”, ha dichiarato in un post sul blog ufficiale. La nuova interfaccia offre un riassunto dettagliato con link ipertestuali alle fonti, oltre a una barra per domande aggiuntive. Dietro “AI Mode” c’è una versione personalizzata di Gemini 2.0, il modello di IA più avanzato di Google, progettato per affrontare richieste complesse con capacità di ragionamento superiori.
“AI Mode” si basa su Gemini 2.0, che integra dati in tempo reale dal Knowledge Graph, informazioni sul mondo reale e dettagli su miliardi di prodotti. Gli utenti accedono così a contenuti web arricchiti e risposte precise. La funzione si distingue per la sua versatilità: gestisce quesiti multimodali, risolve problemi matematici avanzati e supporta attività di coding. Google punta a mantenere la leadership nella ricerca, rispondendo alla pressione di competitor come ChatGPT di OpenAI e Perplexity, che spingono sull’IA conversazionale.
Google aveva già mosso i primi passi nell’IA con “AI Overviews”, introdotto a maggio 2024. Oggi oltre un miliardo di persone utilizza questo modulo, che integra pubblicità nelle risposte generate dall’IA. Con l’aggiornamento a Gemini 2.0, il servizio si evolve ulteriormente, con un rollout prioritario negli Stati Uniti. La tecnologia ora affronta domande più complesse, dal coding alla matematica avanzata. L’azienda rafforza così la sua posizione, combinando innovazione e profitti pubblicitari in un mercato sempre più competitivo.
Fonte: Usine Digitale.
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