Innovazione e stampa 3d: la sfida sostenibile di Pint3rD
Ambiente, Risorse naturali - 05/06/2024
di Romina Ferrante
La stampa 3d è una delle principali leve dell’innovazione, capace di incoraggiare la creatività e promuovere al contempo la sostenibilità.
Pint3rD, uno dei progetti candidati al Premio Innovazione Sicilia, nell’ambito della strategia regionale S3 “Ambiente, risorse naturali e sviluppo sostenibile”, realizza prototipi e oggetti tramite l’uso dell’additive manufacturing, una tecnologia innovativa, che sta rivoluzionando il modo in cui produciamo oggetti.
Ne abbiamo parlato con Giuseppe Caruso, CEO di Pint3rD: “Il mio piccolo progetto nasce nell’entroterra siciliano a Leonforte, nella provincia di Enna. Tutto è nato da una passione, da una sfida che mi sono posto, che è quella di far conoscere il manufacturing, cioè i processi di produzione di oggetti o comunque componenti mediante stampanti 3D. Tra i banchi di scuola dove ho studiato meccanica ho iniziato i primi piccoli progetti e pian piano mi sono appassionato a questo metodo di produzione. Ho incominciato a creare vari oggetti per motoveicoli e autoveicoli e non solo, vista la potenzialità di queste macchine che ci permette di creare qualsiasi cosa”.
Durante la pandemia Caruso ha deciso di acquistare una stampante semiprofessionale e ha iniziato a sviluppare i suoi progetti, acquisendo via via sempre maggiore esperienza e iniziando ad apportare modifiche struturali e funzionali.
“Il mio progetto – ha continuato Caruso – consiste semplicemente nel dare grazie a queste macchine una nuova vita a dei materiali, che hanno una vita finita, riciclando tutte queste plastiche che non si possono più utilizzare e creando degli oggetti utili per la vita umana o che possano dare benefici alla vita in generale dell’uomo e all’ambiente che ci circonda”.
L’obiettivo è quello di “sensibilizzare le persone all’uso di queste macchine e apportare dei benefici all’umanità e alla vita in generale, soprattutto all’ambiente” con una produzione efficiente e rispettosa dell’ambiente, per non parlare poi – conclude Giuseppe Caruso – della produzione di massa perché oggi si tende sempre a standardizzare le cose e non si ha un proprio design. Quindi per distinguersi anche dalla massa con le stampanti 3d è possibile creare dei modelli personalizzati”.
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