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Legal & Tech, Catalano “nuove tecnologie sono opportunità per gli avvocati”

Servono soluzioni informatiche nuove per la gestione di studi professionali come quello degli avvocati ma serve anche formazione e conoscenza tra i colleghi sulle tematiche del lavoro. Che oggi non riguardano anche competenze trasversali che si incontrano in uno studio legale. Dal marketing alla comunicazione, l’avvocato oggi si trova alle prese con materie che non ha mai studiato all’università. 

Ciro Catalano, a differenza di Manfredi Domina con cui ha diviso la prima sessione del Club Enterprise di Magnisi Studio su Legal & Tech, una serie di appuntamenti sulle nuove tecnologie e sul loro utilizzo in diversi campi, è avvocato , e che ha fondato insieme ad alcuni soci Master Lex una piattaforma che offre corsi di formazione specialistica e obbligatoria per ottenere i crediti ma anche consulenze per gli studi legali di materie che possono sembrare distanti dal diritto come il marketing. 

Le differenze tra grandi, medi e piccoli

“Una piccola parte dei miei colleghi”, spiega, “inizia a vedere le nuove tecnologie come una opportunità. Altri invece pensano di potere fare il lavoro ancora secondo una visione tradizionale e vede ancora l’utilizzo di questi strumenti come molto lontano”. Ecco da qui il lavoro di formazione destinato anche ai tanti colleghi. “Alcuni sono pronti, ma si può fare un grande lavoro per il futuro”. Una situazione che riguarda gli studi di media dimensione. Perchè quelli grandi “stanno investendo in tecnologia e sono molto avanti e ragionano da un punto di vista imprenditoriale”.

Le relazioni, ancora non sostituibili

C’è qualcosa ancora di non sostituibile nella professione o di strettamente umano? “Sicuramente tutta la parte delle relazioni”, spiega Catalano, “la parte emozionale nel condurre una trattativa con la controparte, il rapporto con il cliente”. 

Antonio Giordano