Il mercato dell’Intelligenza Artificiale in Italia: crescita, opportunità e sfide per il futuro
News - 21/01/2025
di Gabriele Amadore
Il mercato dell’Intelligenza Artificiale (IA) in Italia continua a registrare una crescita sostenuta, con un valore consolidato nel 2023 di 674 milioni di euro, segnando un incremento del 55% rispetto al 2022. Questo è quanto emerge dal report “Il Mercato dell’IA in Italia”, pubblicato da Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria che riunisce le principali aziende del settore ICT. Il documento è stato realizzato con il contributo di NetConsulting cube e InfoCamere, rappresentando il primo approfondimento del progetto “Conoscere l’IA”, che vedrà ulteriori pubblicazioni nel 2025.
Massimo Dal Checco, presidente di Anitec-Assinform, ha sottolineato l’importanza di una visione strategica per accelerare lo sviluppo dell’IA “Il nostro obiettivo è dare voce alle aziende ICT che ogni giorno affrontano le sfide del mercato. Per accelerare lo sviluppo dell’IA è necessaria una strategia che integri tre elementi chiave: la diffusione di competenze digitali nell’ecosistema formativo, il potenziamento delle infrastrutture di calcolo avanzato e il rafforzamento delle partnership pubblico-private.”
Le previsioni per il 2024 si confermano positive, con una crescita stimata del 34,8%, che porterà il mercato a sfiorare i 909 milioni di euro. Guardando al lungo termine, si prevede che il mercato raggiunga 1,802 miliardi di euro entro il 2027.
I settori trainanti e gli investimenti
Il settore bancario si conferma leader nell’adozione dell’IA, con investimenti pari a 173,6 milioni di euro, seguito da Telco & Media, che ha raggiunto 161,6 milioni di euro. Un ruolo centrale è giocato dall’IA generativa, che sta orientando le scelte di investimento delle imprese grazie al suo potenziale trasformativo.
Nonostante il dinamismo complessivo, il report evidenzia una significativa disparità nell’adozione dell’IA tra grandi imprese e PMI. I dati ISTAT mostrano che il 32,5% delle grandi imprese ha integrato tecnologie basate sull’IA, mentre tra le piccole e medie imprese il tasso scende drasticamente al 7,7%, sottolineando la necessità di politiche mirate per colmare il divario.
Le sfide per Infrastrutture, Competenze e Digital Divide
Nonostante le prospettive di crescita, l’Italia deve affrontare sfide strutturali significative. Il report sottolinea la necessità di: potenziare le infrastrutture tecnologiche, come i sistemi di calcolo avanzato. Rafforzare le competenze digitali attraverso una maggiore integrazione di programmi formativi. Promuovere un ecosistema normativo favorevole, evitando vincoli eccessivi rispetto alle regolamentazioni sovranazionali.
Il ruolo delle start up e l’ecosistema innovativo
L’ecosistema innovativo italiano gioca un ruolo di rilievo nel panorama dell’IA. Dall’analisi dei dati del registro delle imprese, emerge che 301 delle 644 startup e PMI innovative attive nel settore dei digital enabler (pari al 47%) si specializzano in Intelligenza Artificiale e Machine Learning. Questo dato evidenzia il dinamismo delle realtà emergenti e il loro contributo alla trasformazione digitale del Paese.
Un potenziale ancora da dover esprimere a pieno
Il report evidenzia che il settore manifatturiero rappresenta un’area di grande potenziale per l’Italia. L’adozione dell’IA può ottimizzare prodotti e processi produttivi, migliorando la competitività e la sostenibilità.
Il mercato italiano dell’Intelligenza Artificiale si trova in una fase di espansione rapida, ma non priva di sfide. Il successo futuro dipenderà dalla capacità del Paese di colmare le disomogeneità strutturali e di creare un ecosistema favorevole alla crescita e all’innovazione. Con una visione strategica condivisa, l’IA può diventare un motore fondamentale per lo sviluppo economico e tecnologico dell’Italia. Immagine di rawpixel.com su Freepik.