Microsoft, il colosso tecnologico di Redmond, sta sviluppando modelli di intelligenza artificiale interni per competere con OpenAI. Lo rivela The Information, citando una fonte coinvolta nel progetto.
La società, tra i principali sostenitori di OpenAI, mira a ridurre la dipendenza dal creatore di ChatGPT e a diversificare le tecnologie alla base dei suoi prodotti. I nuovi modelli, denominati internamente MAI, potrebbero arrivare sul mercato entro la fine del 2025, disponibili per gli sviluppatori tramite un’interfaccia di programmazione (API).
Microsoft sta già testando alternative a OpenAI per il suo prodotto di punta, Microsoft 365 Copilot. Secondo la fonte, l’azienda fondata da Bill Gates sta sperimentando modelli di xAI, Meta e DeepSeek come possibili sostituti. La mossa segue un percorso avviato nel 2023, quando il lancio di Copilot ha messo in luce il modello GPT-4 di OpenAI come punto di forza. Ora, però, Microsoft cerca maggiore autonomia. Reuters aveva, tra l’altro, anticipato a dicembre che la società lavorava su soluzioni interne e di terze parti per ottimizzare i costi e ampliare le opzioni tecnologiche.
La divisione AI di Microsoft, guidata da Mustafa Suleyman, ha completato l’addestramento dei modelli MAI. Questi raggiungono prestazioni vicine a quelle dei leader di mercato, come OpenAI e Anthropic, nei benchmark più accreditati. A differenza della precedente famiglia Phi, i MAI si distinguono per dimensioni e capacità superiori. Suleyman e il suo team stanno esplorando l’integrazione di questi modelli in Copilot, sostituendo gradualmente quelli di OpenAI. L’obiettivo è chiaro: rafforzare l’indipendenza tecnologica di Microsoft nel settore dell’intelligenza artificiale.
Microsoft non si ferma alla semplice sostituzione. I nuovi modelli incorporano tecniche di “chain-of-thought”, un processo che genera risposte attraverso passaggi logici intermedi per problemi complessi. Questa capacità li pone in diretta competizione con i modelli di ragionamento di OpenAI. The Information sottolinea che i MAI rappresentano un’evoluzione significativa, con il potenziale di ridefinire il ruolo di Microsoft nella corsa globale all’AI. La società valuta anche la possibilità di offrire i modelli agli sviluppatori esterni, aprendo nuove opportunità di mercato.
Microsoft ha guadagnato una posizione di leadership tra i giganti tech grazie alla partnership iniziale con OpenAI. Tuttavia, la dipendenza da una singola fonte tecnologica ha spinto l’azienda a diversificare. L’introduzione dei MAI segna un passo verso l’autonomia, senza compromettere l’innovazione. Se confermata, la commercializzazione dei modelli entro il 2025 potrebbe attrarre sviluppatori in cerca di alternative robuste e competitive, consolidando la presenza di Microsoft nel settore.
Fonte: Reuters.
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