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Moda e innovazione sociale: Uzitausi, lo stile che fa la differenza

Uno dei progetti candidati al Premio Innovazione Sicilia, nell’ambito della Strategia regionale S3 “Turismo, cultura e beni culturali” è il marchio di moda Uzitausi Afrika, che deriva da una parola swahili. “Uzi” significa filati, mentre “Tausi” pavone. Due parole che stanno ad indicare da un lato la grande varietà di filati, dimensioni e funzionalità utilizzati per la realizzazione dei capi e dall’altro la splendida palette di colori sgargianti, simbolo di unicità e diversità insieme.

Ne abbiamo parlato con la sue ideatrice Laura Bonfante e la stilista africana Raynor Amondi Kaburu, che ci hanno spiegato nel dettaglio il progetto. Il marchio, nato in Africa, ha l’obiettivo di realizzare dei capi sartoriali, mettendo al servizio le conoscenze e le competenze della stilista al servizio dell’intera comunità e creando opportunità per tutto il territorio.

Uzitausi è un marchio che dà alle giovani donne e ai giovani uomini un senso di orgoglio, proprietà e reddito sostenibile. Attraverso ago e filo Uzitausi crea un senso di appartenenza e genera anche reddito.

“Uzitausi, un marchio di moda fondato nel 2019 con l’obiettivo di esplorare i nostri talenti e creare una piattaforma per i giovani stilisti. L’obiettivo è dare un impatto, ispirare la nostra comunità, fornendo anche lavoro e formazione sartoriale, che a sua volta a me dà un senso di appartenenza e identità. Si tratta di un marchio di moda di abiti di lusso in stile afro e italiano, che mescola entrambe le nostre tradizioni. La fabbrica, nata in Africa è molto originale, propone capi 100% cotone, abiti meravigliosi di cui è possibile seguire il processo di creazione, dalla produzione fino alle passerelle e alla vendita in negozio”, ci racconta Raynor Kaburu.

Il progetto mira ad avere un “forte impatto sulla società, perché siamo audaci innovatori”, ma anche a “creare un network per dare vita a opportunità di lavoro e sviluppare capacità sartoriali”. Gli obiettivi di sviluppo sociale di Uzitausi, del resto, sono ambiziosi e includono “assenza di povertà, fame zero, istruzione di qualità, uguaglianza di genere, salario dignitoso, crescita economica, innovazione industriale e infrastrutture”.

Si tratta di un progetto originale perché combina diverse texture, ma anche sostenibile, grazie alla vendita online, ai tessuti ecologici e all’utilizzo della stampa 3D che riduce gli sprechi e aumenta la produttività.

L’atelier di Raynor Kaburu è nato in Africa, che da tre mesi si trova a Palermo per portare il progetto anche in Italia. La stilista utilizza dei materiali ecologici puntando più sulla qualità che sulla quantità e il suo stile oggi sembra piacere molto agli italiani.

“Mi assicuro che i clienti ricevano i capi unici e su misura comodi, alla moda e lussuosi, sia che si tratti di qualcosa da indossare per una serata, una cena formale, un matrimonio o qualsiasi altra occasione, che siano pronti da indossare e realizzati secondo standard elevati.

“Sono una sognatrice e costruire questo marchio ha dato a me e alla mia comunità un forte senso di scopo e identità. La mia più profonda speranza – conclude Raynor – è che un giorno, quando la gente penserà ai marchi di lusso di fama internazionale, Uzitausi Afrika possa classificarsi tra i primi 5, se non al primo posto”.

Per maggiori informazioni è possibile seguire l’account Instagram @Raynorkaburu

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Romina Ferrante