La Nato diventa “Quantum ready”, l’innovazione al servizio di difesa e sicurezza

La Nato – l’Alleanza Atlantica a cui l’Italia aderisce -punta alle nuove tecnologie per definire una strategia innovativa “Quantum ready” . Il documento strategico che definisce le linee guida di come l’Alleanza debba approcciare le tecnologie quantistiche è stato approvato a novembre dello scorso anno, ed è stato diffuso lo scorso 17 gennaio.

La Nato e l’innovazione

Secondo i vertici dell’Alleanza, le nuove tecnologie possono cambiare le regole del gioco per la sicurezza ed aver un impatto su come verranno condotte le guerre da ora in avanzi. La strategia delinea come la tecnologia quantistica possa essere applicata alla difesa e alla sicurezza in aree quali il rilevamento, l’imaging, il posizionamento preciso, la navigazione e la temporizzazione, migliora il rilevamento dei sottomarini e aggiorna e protegge le comunicazioni di dati utilizzando la crittografia resistente ai quanti.

La quantistica è una delle aree tecnologiche a cui gli alleati della NATO hanno dato priorità per le implicazioni rispetto ai temi della difesa e della sicurezza. I principali temi lungo cui si svilupperà la strategia “quantum ready ” includono l’intelligenza artificiale, i dati e l’informatica, l’autonomia, la biotecnologia e i miglioramenti umani, le tecnologie ipersoniche, l’energia e la propulsione, i nuovi materiali, le reti di comunicazione di prossima generazione e lo spazio.

Diana, l’acceleratore Nato per l’innovazione

La sfida quantistica è soltanto uno degli aspetti delle politiche di innovazione che la Nato promuove e sostiene. L’Alleanza Atlantica ha un programma specifico dedicato alle tecnologie innovative. Si chiama DIANA, acronimo per ” Defense Innovation Accelerator for the North Atlantic”. A quel protocollo aderiscono 44 aziende. . Gli analisti della Nato prevedono che le innovazioni – soprattutto quelle del settore quantistico – contribuiranno al progresso nei settori della crittografia di prossima generazione, allo sviluppo di laser ad alta velocità per migliorare la connettività satellitare e all’implementazione di sensori di imaging 3D potenziati quantistici in ambienti sottomarini complessi.

Basandosi sulla sua nuova strategia, la NATO inizierà ora a lavorare per creare una comunità quantistica transatlantica per interagire con il governo, l’industria e il mondo accademico di tutti gli ecosistemi dell’innovazione.