Missione NewAthena, Miceli e Argiroffi di UniPA guidano il gruppo “Stars and their environment”
News - 19/06/2025
di Redazione
Marco Miceli e Costanza Argiroffi, docenti del Dipartimento di Fisica e Chimica Emilio Segrè dell’Università degli Studi di Palermo, sono stati designati rispettivamente chair e co-chair del Working Group 3 “Stars and their environment” nell’ambito della missione NewAthena – New Advanced Telescope for High-ENergy Astrophysics promossa dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
NewAthena, selezionata come Large Mission dell’ESA, è un progetto destinato a ridefinire l’osservazione dell’universo in raggi X. Il lancio dell’osservatorio spaziale è previsto per il 2037. Si tratta di un’iniziativa altamente innovativa che promette di trasformare radicalmente la comprensione dei processi astrofisici ad alta energia.
I due accademici palermitani avranno il compito di coordinare gli studi preparatori condotti da una vasta comunità scientifica internazionale, impegnata nell’analisi di fenomeni come stelle, venti stellari, resti di supernova e mezzo interstellare.
Il più grande osservatorio per raggi X mai costruito
«La missione NewAthena dell’Agenzia Spaziale Europea – spiegano i docenti – si propone di realizzare il più grande osservatorio per i raggi X mai costruito. Le caratteristiche strumentali di NewAthena sono pensate per rivoluzionare la nostra comprensione dei processi di astrofisica delle alte energie».
«La missione – proseguono – è attualmente nella sua fase di studio, mirata ad ottimizzare il rapporto fra gli investimenti e gli ambiziosi obiettivi scientifici. L’adozione ufficiale da parte dell’ESA è prevista per il 2027, dopodiché si passerà alla fase di costruzione, con lancio programmato per il 2037».
«La complessità insita nella realizzazione di un telescopio spaziale così innovativo – aggiungono – richiede il coordinamento di oltre 1100 ricercatori e tecnici. A tal fine, ESA ha individuato dei gruppi di lavoro specifici. In particolare, il gruppo di lavoro WG3 “Stars and their environment” è incaricato di studiare le prospettive che le future osservazioni di NewAthena apriranno per la scienza legata all’attività stellare, ai resti di supernova, alla fisica e chimica del mezzo interstellare nella nostra Galassia e all’interazione fra stelle e pianeti».
«Il nostro compito – concludono – sarà guidare un’ampia comunità internazionale, dislocata su cinque continenti, cercando di coniugare la grande esperienza accumulata negli ultimi decenni di missioni spaziali nei raggi X con una visione innovativa che possa valorizzare appieno le risorse offerte da NewAthena».