Il Paradiso di Mirtillo, apre in Sicilia il primo parco cimiteriale per animali domestici

Perdere un animale domestico può essere un’esperienza dolorosa, che lascia un vuoto difficile da colmare. Spesso, chi vive questa perdita desidera offrire al proprio amico a quattro zampe una sepoltura dignitosa. È proprio da questa necessità che nasce “Il Paradiso di Mirtillo”, il primo parco cimiteriale per animali in Sicilia, con annesso polo crematorio. L’idea è stata realizzata da Flavia Di Pietro, presidente della Cooperativa Ultima Nota e Assessore Politiche Sociali e Tutela degli Animali del Comune di Buscemi (SR), che ha voluto portare sull’isola un servizio già attivo in altre regioni italiane.

Il progetto, intitolato in memoria del suo coniglietto Mirtillo, è candidato al Premio Innovazione Sicilia. “Tutto è nato dopo il rientro in Sicilia nel 2017”, racconta Flavia, che lavorava come “Legal Compliance Officer” in altre regioni, collaborando con aziende che offrivano servizi di cremazione e sepoltura per animali. Avevo presentato un primo progetto nel 2019, ma è solo dopo aver vissuto in prima persona la perdita di Mirtillo, nel 2020, che l’idea ha preso forma, grazie al supporto di familiari, soci e associazioni di volontariato attive nel recupero di animali domestici e non convenzionali”.

Il progetto tra innovazione e burocrazia

Il progetto è stato ripresentato nel 2022 e grazie a un’attenta analisi di mercato e al supporto della Regione Siciliana, che nel frattempo ha introdotto normative specifiche per i cimiteri per animali d’affezione e per la tutela degli animali, è stato possibile realizzarlo: “Abbiamo affrontato diverse difficoltà burocratiche, soprattutto per ottenere le autorizzazioni necessarie, come la certificazione AUA (Autorizzazione Unica Ambientale) per l’impianto crematorio, oggi un impianto altamente innovativo e a impatto zero. Il mio background giuridico ci ha permesso di accelerare i processi burocratici”, spiega Flavia.

“Oggi abbiamo finalmente terminato l’iter autorizzativo. Abbiamo poi dovuto presentare un primo SAL da inviare all’incubatore. E anche lì c’è stato un iter complesso, perché per l’attività è stata avanzata una richiesta di finanziamento di 350.000 euro. Per un progetto di questo importo è stato necessario avviare una serie di procedure (gestione antimafia, anticorruzione, antiriciclaggio) che non sono previste per chi avvia una piccola attività di impresa, una piccola startup”.

Il parco offre tre tipologie di cremazione, inclusa quella collettiva, pensata per pubbliche amministrazioni e privati con budget ridotti. Le ceneri sono disperse nel “Giardino della Memoria”, un’area circondata da ulivi e targhe commemorative.

Il nostro sarà il primo parco cimiteriale ufficiale e coprirà l’intero territorio regionale anche se ovviamente in alcune aree ci sono dei competitors individuati nell’area appunto di Messina con “Anubi Pets”, di Palermo con “Infinity Pet” o di Catania con “Cremadog”, che sono quelli che hanno un impianto di cremazione e che offrono diversi servizi simili in base al budget del cliente.

Collaborazioni e obiettivi futuri

“Il Paradiso di Mirtillo” ha già intessuto una rete di collaborazioni con associazioni di volontariato, ambulatori veterinari e canili, oltre a convenzioni con le pubbliche amministrazioni. Il progetto punta anche sull’innovazione digitale, con un sito dedicato e una chiara identità visiva per promuovere i servizi offerti, sia ai siciliani che ai turisti.

Il parco è stato inserito l’anno scorso tra le 22 cooperative premiate da “Impresa Crea Sicilia” per il suo carattere innovativo e l’alto valore sociale e sabato scorso a Roma Flavia Di Pietro ha avuto l’occasione di raccontare la propria idea imprenditoriale a Donna Lab, un evento dedicato alle donne che fanno impresa.

Flavia Di Pietro a Donnalab
Flavia Di Pietro a Donnalab

Tra gli obiettivi futuri c’è l’espansione dell’attività e azioni di sensibilizzazione verso le pubbliche amministrazioni sull’importanza di questo servizio, sia per il rispetto degli animali che per la tutela ambientale. “Si tratta di un problema che va ad incidere sia sulla salubrità ambientale, che sull’incolumità pubblica perché spesso gli animali vengono ritrovati nelle fasce notturne sul ciglio della strada o al centro della carreggiata.

“È dunque necessario dare dignità agli animali educando le pubbliche amministrazioni al fatto che magari sì ci sarà un costo economico, che sarà poi assorbito da questa best practice. Credo sia il momento giusto per avviare questo percorso e dare dignità agli animali d’affezione”, conclude Flavia.

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