Premio Innovazione Sicilia, ai vincitori una “Diana Cacciatrice”, simbolo dello spirito che innova

È stato scelto un “clone d’arte” della Diana Cacciatrice del celebre scultore siciliano del ‘900 Nino Geraci per i vincitori del Premio Innovazione Sicilia. Quattro statuette (primo, secondo e terzo classificato, più premio assoluto), che racchiudono un profondo significato.

Rappresentare una figura femminile, nello specifico Diana nelle vesti di cacciatrice, porta con sé molteplici valenze. Rompe, anzitutto, con gli stereotipi di genere, poiché sottolinea il ruolo cruciale delle donne anche nel settore imprenditoriale.

I colori scelti per i premi declinano le diverse gradazioni di rosso, una tonalità tradizionalmente associata alla passione, da intendere in questo caso come spirito ardente dell’innovazione e dell’impresa: motore vivo dell’azione, energia delle idee. Si tratta, inoltre, di colori profondamenti radicati nella cultura siciliana e nei suoi simboli, ben noti in tutto il mondo.

Il clone d’arte è stato realizzato da Artificial, una company che ha sede in Sicilia, già riconosciuta a livello globale tra le “50 best start-up” al Pioneers Festival di Vienna e i cui artclone sono già stati selezionati da Edison tra i 30 migliori prodotti di design ecosostenibile al Fuorisalone di Milano. Artificial è la prima piattaforma tecnologica 3D al mondo basata sui diritti per la digitalizzazione, la distribuzione e l’archiviazione del patrimonio culturale, con un focus primario sulle opere d’arte scultoree.

L’artclone della Diana Cacciatrice è realizzato con materiali plant-based e simboleggia eccellenza, innovazione e impegno delle imprese siciliane, sempre più orientate verso la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente. Alla base di tutto questo, ci sono diverse ed inaspettate similitudini, che possono essere colte da un occhio attento: caccia e innovazione, infatti, richiedono entrambe spirito di adattamento e apprendimento continuo, senza mai perdere di vista strategia e visione dell’obiettivo.