Studio UniCredit-Nomisma conferma la Sicilia regione strategica nel settore del vino
News - 14/04/2025
di Redazione
La Sicilia emerge come una delle regioni strategiche del panorama vitivinicolo italiano, attraverso i dati dell’Osservatorio sulla competitività delle Regioni del Vino – Sicilia: lo studio, realizzato da Nomisma Wine Monitor in collaborazione con UniCredit, è stato approfondito in concomitanza della presentazione edizione 2025 di Sicilia en Primeur, evento internazionale dedicato all’anteprima dei vini dell’isola, in programma a Modica dal 6 al 10 maggio.
I numeri confermano la vitalità del comparto, con una crescita dell’8,9% dell’export dei bianchi Dop siciliani nel 2024, in ulteriore aumento rispetto al +7,8% registrato nel 2023. In concomitanza della prese
Il sostegno al settore vitivinicolo siciliano
Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit, ha sottolineato l’impegno dell’istituto bancario: “Il supporto alle realtà del comparto vitivinicolo in Sicilia continua ad essere un impegno concreto. Sosteniamo la filiera con credito, consulenza e assistenza nelle sfide dell’export, oltre che nella transizione digitale e sostenibile”. Un sostegno che guarda al futuro, valorizzando un settore che rappresenta una delle principali espressioni del Made in Sicily nel mondo.
La sfida culturale del vino siciliano
Per Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia, l’evento Sicilia en Primeur 2025 si presenta con il pay-off: “La cultura del vino in Sicilia: una storia millenaria che guarda al futuro”.
Secondo Cambria, il vino siciliano è molto più che un prodotto commerciale: è patrimonio culturale. “Va difeso da dinamiche internazionali restrittive e da una cultura che lo criminalizza. Il vino è espressione di civiltà, conoscenza, bellezza e tradizione”.
Il mercato globale del vino: andamento e prospettive
Nonostante un 2023 difficile, con l’import mondiale di vino in calo del 5%, il 2024 non ha segnato il rimbalzo atteso. Tra i dodici principali mercati globali, solo Stati Uniti, Canada, Cina e Brasile hanno registrato crescite.
L’Italia ha ottenuto un risultato positivo (+6% a valore), trainata dagli spumanti (+9%), in particolare il Prosecco, cresciuto dell’11%. La Francia, invece, ha visto un nuovo calo del -2,4%, causato soprattutto dalla flessione dello Champagne (-8%).
Tra gli esportatori in crescita si segnala l’Australia, che ha registrato un +31% grazie alla revoca del superdazio imposto dalla Cina nel 2021.
Negli ultimi dieci anni, l’export vinicolo italiano è cresciuto del 60%, superando Francia (+51%) e Nuova Zelanda (+33%). Tuttavia, il 60% dell’export è concentrato in soli cinque Paesi, con gli Stati Uniti al primo posto (24%). In ambito regionale, il Veneto domina con il 37% dell’export nazionale, seguito da Toscana e Piemonte (15% ciascuno). La Sicilia, pur con numeri inferiori, si distingue per l’aumento dell’export dei bianchi Dop, che nel 2024 ha registrato +37% nel Regno Unito, +34% in Russia, +12% in Germania e +11% in Canada e USA. Di contro, i rossi Dop siciliani sono in flessione per il secondo anno consecutivo (-2,9% nel 2024), pur segnando aumenti in Canada (+22%), Russia (+17%), Paesi Bassi (+8%) e Stati Uniti (+6%).
Il vino siciliano conquista i consumatori americani
La survey di Nomisma Wine Monitor condotta negli USA (New York, California e Florida) rivela che il 65% dei residenti ha consumato vino nell’ultimo anno, e 7 su 10 preferiscono vino italiano. La Sicilia è tra le regioni italiane più conosciute e apprezzate: solo il 14% non l’ha mai sentita nominare, un dato paragonabile alla Toscana. Inoltre, 6 americani su 10 conoscono almeno un vino siciliano, e 2 su 10 lo hanno assaggiato. L’interesse cresce tra i millennial, i wine lover e chi ha un reddito superiore ai 100.000 dollari. Le motivazioni principali? Tradizione, varietà di vitigni autoctoni, qualità e ottimo rapporto qualità-prezzo.
Sicilia en Primeur 2025
L’evento Sicilia en Primeur, nato nel 2003, propone ogni anno un programma articolato che unisce degustazioni, talk tematici, convegni e enotour in dieci differenti itinerari. La manifestazione è rivolta alla stampa specializzata, italiana e internazionale, che ha l’opportunità di scoprire i luoghi, i produttori e la biodiversità del territorio siciliano. L’edizione 2024 ha coinvolto 106 giornalisti e 59 aziende vinicole.