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“Tutto il contenuto del web si può utilizzare liberamente”, così Suleyman (Microsoft AI)

Al Festival Ideas di Aspen, negli USA, Mustafa Suleyman, CEO di Microsoft AI, ha discusso con il giornalista e autore americano Andrew Ross Sorkin di CNBC del futuro dell’intelligenza artificiale, palesando una visione piuttosto curiosa di come la proprietà intellettuale sia protetta e possa o meno essere sfruttata.

Così, alla domanda se “le aziende di IA abbiano effettivamente rubato la proprietà intellettuale di tutto il mondo”, Mustafa Suleyman ha risposto che “per quanto riguarda i contenuti che si trovano già sul web aperto, il contratto sociale di questi contenuti dagli anni ’90 è che sono di libero utilizzo. Chiunque può copiarli, ricrearli, riprodurli. È ciò che viene chiamato freeware“.

Suleyman ha, tuttavia, precisato che esiste una categoria distinta in cui un sito web, una casa editrice o un organo di stampa può esplicitamente comunicare di non voler essere sottoposto a una forma di scraping dei propri contenuti grazie al file robots.txt, specificando: “Non recuperare o esplorare i miei dati per qualsiasi altro motivo se non per indicizzarmi in modo che altre persone possano trovare questo contenuto”. Unico problema, secondo Suleyman: si tratta di una zona grigia. Ritiene che questa questione sarà, in futuro, esaminata dalla giustizia.

Zona grigia che Google e OpenAI hanno peraltro ampiamente sfruttato per addestrare i loro modelli, come ha rivelato il New York Times lo scorso aprile. Il quotidiano ha, infatti, riportato che le due aziende hanno letteralmente ‘aspirato’ l’audio di milioni di ore di video presenti su YouTube per trascriverli e trasformarli in dati utilizzabili per l’addestramento dei loro grandi modelli linguistici. E ciò, nonostante la politica d’uso piuttosto rigorosa della piattaforma.

Il precedente di Suleyman

Alla guida della divisione Microsoft AI creata lo scorso marzo, Mustafa Suleyman si era già fatto notare in occasione dell’annuncio della partenza di Inflection AI e per una buona ragione. Ha portato con sé 70 persone della start-up, tra cui Karen Simonyan, chief scientist e cofondatrice, e diversi membri chiave del team.

Qualche giorno dopo, si è appreso da Reuters che Microsoft ha accettato di pagare a Inflection AI circa 650 milioni di dollari nell’ambito di un accordo che permetterebbe alla società di Redmond di utilizzare i modelli di IA generativa della start-up e di assumere la maggior parte delle persone del team, compresi i suoi cofondatori e il suo vicepresidente responsabile dell’ingegneria.

Una fonte vicina alla questione ha precisato che i modelli cosiddetti “di alto livello” di Inflection AI saranno disponibili sul servizio cloud Azure di Microsoft a seguito di questo accordo. Reuters ha aggiunto che “Inflection utilizza inoltre i diritti di licenza per pagare Greylock, Dragoneer e alcuni altri investitori – ha aggiunto la fonte – affermando che gli investitori otterranno un ritorno di 1,5 volte ciò che hanno investito”. Questo accordo insolito è ora sotto inchiesta della Federal Trade Commission, che sospetta che si tratti di un’acquisizione mascherata. Fonte: Usine-Digitale.

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Redazione Innovation Island