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Dal laboratorio al mercato: la nuova sfida di Unipa e Bio4Dreams

Nuove opportunità per trasformare la ricerca scientifica in progetti imprenditoriali innovativi: è questo l’obiettivo del protocollo d’intesa di recente siglato dall’Università degli Studi di Palermo (Unipa) e Bio4Dreams, l’incubatore di startup attivo nel settore delle scienze della vita.

L’accordo si inserisce in un contesto più ampio di iniziative volte a promuovere l’innovazione e il trasferimento tecnologico all’interno delle università italiane.

Attraverso questa collaborazione, l’Ateneo palermitano e Bio4Dreams si impegneranno a identificare e sostenere i progetti di ricerca più promettenti nati dai laboratori dell’Università, mettendo in campo risorse e competenze in grado di accompagnarli nel percorso di valorizzazione e crescita. 

La partnership rappresenta un’importante opportunità per accelerare il trasferimento tecnologico, uno degli assi strategici su cui Unipa sta puntando con sempre maggiore decisione negli ultimi anni.

Come ha sottolineato Massimo Midiri, rettore dell’Università di Palermo “il trasferimento tecnologico è una delle priorità per il nostro Ateneo. Lavoriamo da tempo per consolidare la capacità dei nostri gruppi di ricerca di trasformare le loro idee in progetti concreti, capaci di competere non solo a livello locale, ma anche su scala nazionale e internazionale. Questo accordo con Bio4Dreams rappresenta un tassello fondamentale nella costruzione di un ecosistema innovativo, in cui il Centro per il Trasferimento Tecnologico di Unipa gioca un ruolo cruciale come ponte tra università e imprese. Il nostro obiettivo è facilitare la circolazione delle conoscenze e creare sinergie che portino alla nascita di nuove startup, fornendo ai ricercatori tutti gli strumenti necessari per interfacciarsi con il mondo degli investitori”.

Bio4Dreams, dal canto suo, metterà a disposizione dell’Università di Palermo un bagaglio di competenze, sia gestionali che finanziarie, oltre a un esteso network di contatti a livello nazionale e internazionale, per facilitare la crescita delle iniziative più promettenti e accelerarne l’ingresso nel mercato. Il focus sarà posto principalmente sui progetti legati alle scienze della vita, settore in cui l’incubatore è specializzato.

“Siamo entusiasti di iniziare questa collaborazione con l’Università di Palermo», afferma Elisabetta Borello, rappresentante di Bio4Dreams. “Il nostro impegno sarà quello di lavorare fianco a fianco con i ricercatori e scienziati dell’Ateneo, per valorizzare in modo concreto i frutti delle loro ricerche. Vogliamo contribuire alla creazione di nuove imprese che non solo crescano, ma portino anche un significativo valore aggiunto al territorio”.

Grazie a questa sinergia, Unipa rafforza il suo impegno nel creare un ecosistema che favorisca l’incontro tra il mondo accademico e quello delle imprese, con un impatto positivo per l’intera comunità.

Bio4Dreams: il trampolino di lancio per le startup biotech

In Italia, molti risultati della ricerca scientifica non diventano prodotti o servizi innovativi per mancanza di supporto nelle fasi iniziali di sviluppo. Bio4Dreams, primo incubatore italiano a capitale privato dedicato alle scienze della vita, colma questa lacuna aiutando le startup nella fase iniziale, offrendo supporto tecnologico, gestionale, finanziario e di mercato. 

Bio4Dreams supporta le startup nella fase iniziale, trasformando idee innovative in imprese solide attraverso un aiuto completo in ambito tecnologico, gestionale, finanziario e di mercato. Collabora con università, centri di ricerca, industrie e realtà locali per creare un ecosistema favorevole che acceleri il passaggio dalla ricerca al mercato.

L’incubatore offre strumenti e competenze scientifiche e gestionali, favorendo la crescita delle startup e la valorizzazione della ricerca. Funziona come punto d’incontro tra i principali attori dell’innovazione, a livello nazionale e internazionale, promuovendo percorsi imprenditoriali sostenibili.

Con sedi in diverse città italiane, Bio4Dreams accelera lo sviluppo delle startup, rafforzando il legame tra ricerca scientifica e imprenditoria.

Gabriele Amadore