Young Innovators Business Forum, idee e strategie per il rilancio dell’Italia
News - 11/06/2024
di Redazione Innovation Island
Durante la terza edizione dello Young Innovators Business Forum, che si è svolto lo scorso 4 giugno,nella suggestiva cornice dell’Auditorium Testori di Milano, imprese, istituzioni e opinion leader del mondo digitale si sono incontrati per ragionare insieme sulle principali sfide del nostro Paese.
Tra i temi emersi durante l’evento, promosso dall’ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori), in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia, la necessità di mettere al centro i giovani talenti, sostenere il comparto imprese, favorire gli incentivi alla ricerca e allo sviluppo. Focus anche sul rafforzamento degli investimenti sulle startup e l’accelerazione dei processi di transizione ecologica e digitale per un’Italia più competitiva in Europa e nel mondo, con un occhio attento alla sostenibilità e al Made in Italy.
Gli interventi e i temi della giornata
Il presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri ha aperto i lavori sottolineando “l’importanza di rilanciare quel partenariato pubblico e privato fondamentale per lo sviluppo dell’economia italiana ed europea, all’insegna dell’innovazione, puntando sui giovani talenti e le startup, sugli incentivi e sulla ricerca per sostenere la competitività del Paese e del comparto economico e industriale”.
Nel corso della giornata è intervenuto anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Picchetto Fratin con questo messaggio: “Se l’Italia è protagonista a livello mondiale in molti settori, lo dobbiamo alla nostra capacità di inventare, di innovare, di creare il nuovo. Qualità, questa, che nasce dalla nostra cultura, dalla volontà di studiosi e uomini d’azienda. L’Italia è un Paese ricco di inventiva e povero di materie prime. Questo ci ha sempre portato a cercare soluzioni originali, far valere i nostri talenti dove altri, invece, avevano risorse. Fare di più con meno, usare quello che altri scartano, percorrere strade nuove e mai battute prima: è una sfida, però questo è uno dei motori del genio italiano. Dove altri frenano, noi siamo in grado di accelerare. I frutti li vediamo oggi. L’Italia è un Paese del G7, la nostra economia appare più sana rispetto ad altre, è tra le più verdi al mondo ed esportiamo soluzioni sostenibili. L’altro tema è la transizione ecologica, che è gemella della transizione digitale. L’una senza l’altra non potrà resistere, così come entrambe attraversano sfide che sono cruciali per il nostro futuro. Ecco perché l’Italia di oggi e di domani saluta appuntamenti come lo Young Innovators Business Forum con grande favore. Abbiamo bisogno di giovani e di innovatori, dunque buon lavoro a tutti voi”.
È poi stata la volta del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessandro Morelli, che ha ribadito come “le tecnologie devono essere considerate come un grande mosaico per ottenere il massimo risultato possibile. I tasselli sono tantissimi: partiamo dall’intelligenza artificiale, pensiamo al cloud, al 5G, il super computer. In Italia, grazie agli investimenti del governo, grazie agli investimenti che si stanno producendo per quanto riguarda questa strategia nazionale delle nuove tecnologie, possiamo sorridere a un prossimo futuro che vede un percorso oramai tracciato. Sul tema del super computer, l’’Italia è tra i primi Paesi al mondo ad averne uno tanto potente e il caso è quello di Bologna. Per quanto riguarda l’arrivo dei dati, in questi giorni a Genova si sta inaugurando il nuovo cavidotto, che è proprio necessario per trasportare i dati da mezzo mondo verso l’Europa attraverso il canale di Genova. Ci sono poi importanti investimenti legati al cloud e all’intelligenza artificiale: mi riferisco in questo caso all’annuncio del governo dell’intenzione di investire circa sei miliardi di Euro proprio su questo tema, su cui la pubblica amministrazione non deve rimanere indietro, anzi, deve essere il locomotore di tutta una filiera da formare che seguirà. Il compito dei giovani innovatori è proprio questo: essere protagonisti anche nella formazione delle persone”.
A seguire gli interventi dei tecnici del CNR, dell’ENEA, della Presidenza del Consiglio e degli Assessori Guido Guidesi della Regione Lombardia e Emmanuel Conte del Comune di Milano insieme alle principali associazioni di categoria (tra cui l’intervento di Riccardo Di Stefano, Presidente Nazionale Giovani Confindustria) e delle università del territorio.
Il Founder di Eataly Oscar Farinetti, il direttore di Wired, Federico Ferrazza e il Ceo di Swag Giovanni Lionetti hanno acceso i riflettori su cosa aspettarsi dal futuro.
Sul fronte transizione ecologica e sostenibilità di particolare rilievo la testimonianza di Patrick Oungre, Group Head of Innovation, CVC and Digital Hub A2A: “A conferma dell’impegno di A2A a sostegno dell’ecosistema dell’innovazione abbiamo da poco lanciato due iniziative importanti. Siamo sponsor del fondo ‘360 Life II’, in partnership con 360 Capital, che ha l’obiettivo di raccogliere 200 milioni di euro per investimenti in startup early-stage. Il progetto prevede la partecipazione di investitori istituzionali e industriali e ha l’ambizione di divenire il più grande fondo di settore climate-tech nazionale e fra i principali in Europa per dotazione e rilevanza. ‘360 Life II’ individuerà soluzioni e tecnologie pionieristiche per favorire la transizione energetica e l’economia circolare, i due pilastri strategici del nuovo piano industriale 2024-2035 del Gruppo. Inoltre, abbiamo lanciato in parallelo il programma di corporate venture building ‘Life Ventures’, che ha l’obiettivo di creare e accompagnare a mercato nuove realtà imprenditoriali in grado di dare un contributo al processo di decarbonizzazione”.
Sul fronte agritech è intervenuto Patrick Gerlich, Amministratore Delegato Bayer Crop Science Italia, che nel suo intervento ha affermato: “L’innovazione ci guida a cercare costantemente nuove soluzioni a supporto degli agricoltori per garantire loro una maggiore produttività e allo stesso tempo rispondere alle esigenze di sostenibilità ambientale, ottimizzando l’utilizzo delle risorse a disposizione. Ciò avviene attraverso un approccio multifattoriale che integra l’uso di agrofarmaci innovativi, tecnologie digitali che combinano i big data con l’intelligenza artificiale e soluzioni genetiche che offrono varietà di sementi sempre più resistenti alle avversità. Bayer si impegna costantemente a rafforzare sempre di più le sinergie con tutti gli attori della filiera, lavorando a stretto contatto con gli imprenditori agricoli e contribuendo a un’agricoltura all’avanguardia che sostenga le eccellenze italiane”.
Gerlich ha puntato l’attenzione sull’agricoltura rigenerativa che “rappresenta la nuova frontiera alla quale Bayer sta lavorando. Un modello di produzione che mantiene alti gli standard produttivi e di impatto ambientale ottimizzando l’utilizzo delle risorse a disposizione e, per esempio, rigenerando il suolo alla fine del ciclo biologico delle colture”.
Tra i momenti salienti della kermesse anche la presentazione all’ecosistema milanese del ‘Manifesto per un’Italia competitiva all’insegna dell’Open Innovation’, un passo importante verso un futuro in cui l’Italia possa essere protagonista dell’innovazione a livello globale. Ad affrontare il tema il sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci: “Quella del manifesto è la mission del nostro ministero che con la nuova denominazione punta a creare innovazione e nuove imprese. Sui diversi settori innovativi abbiamo un’idea precisa, l’UE deve indicare gli obiettivi lasciando liberi gli Stati membri di raggiungerli autonomamente, ognuno secondo le proprie eccellenze nazionali. Importante è la neutralità tecnologica secondo cui fissati gli obiettivi e i parametri sono le nostre eccellenze a intraprendere liberamente la propria strada”.
Degnidi nota anche l’intervento di Federica Pasini, Ceo e co-Founder di Hacking Talents; Manila Di Giovanni, Ceo e Founder di D-World; Edoardo Di Pietro, Innovation Strategist, primo laureato nel Metaverso, co-Founder di KIIAI; Mirko Puliafito, Ceo di Digitiamo; Giusi Fiorentino, CEO Artificial Intelligence Monitoring; Alessandro Fadini, Ceo di Virevo; Lorenzo Feruglio, Ceo di AIKO.
Tra le priorità segnalate da Flavio Arzarello, responsabile degli Affari economici e regolatori di Meta per l’Italia, il “completamento del mercato unico digitale, l’armonizzazione della regolamentazione tra i ventisette Stati Membri e un rapporto di partnership sull’intelligenza artificiale tra UE e aziende tech americane attorno a valori comuni”. Per Meta “l’Europa ha la possibilità di recuperare il ritardo accumulato se nei prossimi 5 anni arriverà a un quadro normativo armonizzato che accompagni e non ostacoli l’innovazione”. Ecco perché Arzarello ha avanzato la proposta di accompagnare le leggi a una “valutazione di impatto sulla competitività attraverso una rigorosa analisi economica”.
ANGI presenta il terzo rapporto su innovazione e digitale
Nel corso della giornata c’è stato spazio per riflettere sul III rapporto dell’Osservatorio su innovazione e digitale promosso da ANGI Ricerche, in collaborazione con Lab21.01.
“I dati raccolti e analizzati – ha commentato Roberto Baldassari, direttore del comitato scientifico Angi e dell’Istituto demoscopico Lab21.01 che ha curato il rapporto – mostrano l’andamento dell’innovazione in Italia, la transizione digitale ed ecologica, il rapporto con i megatrend, la ricerca del lavoro e quali siano le caratteristiche per essere un’impresa innovativa”.
“I giovani italiani mettono al primo posto la ‘Richiesta di esperienza’ (69,7%) seguita dalla ‘Scarsa propensione delle aziende ad assumere’ (59,3%;) e dalla ‘Difficoltà per un laureato che spesso viene ritenuto troppo qualificato’. Oggi – prosegue Baldassarri – abbiamo riscontrato su questo dato un calo fortissimo, (-8,8% ovvero il 30,1%) così premiando i più qualificati”.
Si è, poi, riflettuto su cosa per i giovani italiani renda un’impresa innovativa. Al primo posto si sono piazzati gli ‘investimenti in strumenti, macchinari e tecnologie all’avanguardia’, al secondo ‘un gruppo dirigenziale’ e in terza posizione ‘la conoscenza degli strumenti digitali’.
Infine, tra i Megatrend delle nuove tecnologie per il futuro in prima posizione troviamo ancora l’Intelligenza artificiale con il (27,3% – +6,7 rispetto al 2023), seguita dalla Blockchain (12,3%), dall’Hyperautomation (11,2%) e dalla Realtà aumentata (9,7%) e le Nano tecnologie in coda che però crescono (+1% ovvero 9,6%). Come mostrano i risultati della ricerca il tema della Cybersecurity rimane sempre di alto interesse anche tra i giovanissimi. Il 30,8% degli intervistati ha dichiarato che andrebbe introdotto come materia scolastica sin dalla scuola primaria.
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