Meta intensifica la corsa all’IA: nuovi talenti da OpenAI per la superintelligenza

Meta, il colosso tecnologico guidato da Mark Zuckerberg, sta intensificando la sua strategia per competere nella corsa globale all’intelligenza artificiale (IA).

Negli ultimi giorni, l’azienda ha annunciato l’assunzione di quattro ricercatori di alto profilo da OpenAI, tra cui figure chiave coinvolte nello sviluppo di modelli avanzati come GPT-4. Questo movimento, parte di una strategia più ampia che include un investimento di 14,3 miliardi di dollari in Scale AI, segna un momento significativo nella competizione per il talento IA, con Meta che cerca di recuperare terreno rispetto a rivali come OpenAI, Google e Anthropic.

Un team di superintelligenza per il futuro

Meta ha di recente costituito un nuovo laboratorio dedicato alla superintelligenza, guidato da Alexandr Wang, ex CEO di Scale AI, ora parte del team di Zuckerberg. L’obiettivo è sviluppare modelli di IA avanzata capaci di competere con le innovazioni di punta del settore, come i modelli di ragionamento di OpenAI e DeepSeek. Tra i nuovi assunti figurano Shengjia Zhao, Jiahui Yu, Shuchao Bi e Hongyu Ren, tutti provenienti da OpenAI, noti per il loro lavoro su modelli di computer vision e ragionamento IA. Questi ricercatori si uniscono a un team che già include Trapit Bansal, un esperto di reinforcement learning, assunto da Meta nei giorni precedenti. L’aggiunta di talenti di questo calibro è vista come una mossa strategica per superare le difficoltà incontrate con il lancio di Llama 4, il cui debutto è stato criticato per prestazioni inferiori alle aspettative.

Offerte milionarie: verità o esagerazione?

Le voci su offerte di 100 milioni di dollari come bonus di ingresso hanno fatto scalpore, alimentate dalle dichiarazioni del CEO di OpenAI, Sam Altman, che ha accusato Meta di aver tentato di attirare i suoi ricercatori con compensi “folli”. Tuttavia, durante un incontro interno riportato da The Verge, il CTO di Meta, Andrew Bosworth, ha smentito queste cifre, chiarendo che solo un numero ristretto di leader senior potrebbe aver ricevuto pacchetti complessivi vicini a tali importi, ma non sotto forma di semplici bonus di ingresso. “Il mercato è caldo, ma non così caldo,” ha dichiarato Bosworth, sottolineando che le offerte di Meta includono spesso restricted stock units (RSU) legate a obiettivi di performance o permanenza in azienda.

L’investimento in Scale AI: una mossa strategica

Un elemento centrale della strategia di Meta è l’investimento da 14,3 miliardi di dollari per acquisire il 49% di Scale AI, una startup specializzata nella preparazione dei dati per l’addestramento di modelli IA. Come parte dell’accordo, Alexandr Wang, fondatore di Scale AI, si è unito a Meta per guidare il nuovo laboratorio di superintelligenza, pur mantenendo un ruolo nel consiglio di amministrazione di Scale. L’investimento, che non conferisce a Meta diritti di voto, è stato strutturato per evitare potenziali problemi antitrust, ma riflette l’impegno dell’azienda nel rafforzare le sue capacità di addestramento dei modelli IA.

Un mercato del talento sempre più competitivo

La competizione per i migliori ricercatori IA è diventata una vera e propria “guerra dei talenti”. Le aziende tecnologiche, da Google DeepMind ad Anthropic, stanno offrendo pacchetti retributivi sempre più generosi per attrarre esperti in grado di fare la differenza nello sviluppo di modelli di IA generativa. Secondo un investitore citato da TechCrunch, un ricercatore IA ha rifiutato un’offerta da 18 milioni di dollari da Meta per unirsi a Thinking Machines Lab, la nuova startup di Mira Murati, ex CTO di OpenAI.

Le sfide di Meta nell’IA

Nonostante i successi, Meta deve affrontare alcune sfide. Il lancio di Llama 4 ha ricevuto critiche per la sua performance e per la gestione opaca dei benchmark, spingendo Zuckerberg a intensificare gli sforzi di reclutamento e investimento. L’azienda sta puntando su applicazioni di IA per l’intrattenimento, come i visori Quest VR e gli occhiali intelligenti Ray-Ban, per differenziarsi dai rivali che si concentrano su strumenti di produttività.