Attività produttiva per la realizzazione di oggetti con stampanti 3d, taglio laser

Il progetto prevede l’apertura di un’attività produttiva che utilizza tecnologie innovative come stampanti 3D, taglio laser, termoformatura a caldo, CNC e plotter da muro per creare oggetti di uso comune. L’elemento distintivo è l’utilizzo di materie prime derivanti da rifiuti, come bottiglie di plastica PETG, per produrre filamenti per stampanti 3D e creare dispenser per saponi e altri oggetti. Il progetto si estende all’uso di contenitori di shampoo e alluminio per realizzare arredi come tavolini e sedie per bambini. Viene proposto un modello di lavoro flessibile, con l’obbiettivo di ridurre i giorni lavorativi e incentivare i collaboratori esterni tramite un sistema di guadagni basato sugli obbiettivi raggiunti. È previsto anche un concetto di “fabbrica diffusa” che permette ai collaboratori esterni di imparare l’uso di macchine desktop e produrre autonomamente. Il progetto mira a cambiare il rapporto tra titolare e dipendente, valorizzare materiali considerati rifiuti e incoraggiare l’innovazione e il riciclo, anche attraverso collaborazioni con le scuole.

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