Federico Faggin porta a Palermo la sua teoria su “Coscienza e Intelligenza naturale e artificiale”

Federico Faggin, scienziato di fama mondiale e inventore del primo microprocessore al mondo, sarà a Palermo martedì 29 ottobre, per parlare della sua rivoluzionaria teoria su Coscienza e Intelligenza naturale e artificiale. L’appuntamento è organizzato da Palermo Mediterranea, sarà ospitato dal Teatro Massimo, a partire dalle ore 10 (ingresso libero fino a esaurimento posti). Intervengono Marco Betta, Marco Camisani Calzolari, Antonio Chella e Riccardo Dal Ferro.

Faggin è stato più volte definito il più grande inventore vivente. Dal 1968 risiede negli Stati Uniti ed è stato capo e progettista dell’Intel 4004 e responsabile dello sviluppo dei microprocessori 8008, 4040 e 8080 e delle relative architetture. È stato anche lo sviluppatore della tecnologia MOS con gate di silicio (MOS silicon gate technology), che ha permesso la fabbricazione dei primi microprocessori e delle memorie EPROM e RAM dinamiche e sensori CCD, gli elementi essenziali per la digitalizzazione dell’informazione. Nel 1974 ha fondato e diretto la ZiLOG, prima ditta dedicata esclusivamente ai microprocessori, nell’ambito della quale ha dato vita al famoso microprocessore Z80. Nel 1986 Faggin ha co-fondato e diretto la Synaptics, ditta che ha sviluppato i primi touchpad e touch screen.

Il contributo di Federico Faggin al progresso tecnologico in ambito internazionale è stato fondamentale. Per i suoi meriti scientifici ha ricevuto numerose onorificenze in diversi Paesi, tra cui, nel 2010 la Medaglia Nazionale per la Tecnologia e l’Innovazione negli Stati Uniti, mentre nel 2019 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Nel 2011 ha fondato la Federico and Elvia Faggin Foundation, un’organizzazione no-profit dedicata allo studio scientifico della coscienza, con cui sponsorizza programmi di ricerca teorica e sperimentale presso università e istituti di ricerca statunitensi e italiani. Foto, CC BY-SA 2.0.