L’innovazione driver della crescita in Sicilia

La Sicilia consolida il suo ruolo come seconda economia del Mezzogiorno, e lo fa puntando su innovazione, digitalizzazione e resilienza. È quanto emerge dal Market Watch Innovation Days Sicilia di Banca Ifis anticipato dal quotidiano La Sicilia, che fotografa un’economia regionale in trasformazione, con la provincia di Catania come epicentro di questa evoluzione.

Catania, capitale dell’impresa siciliana

Con oltre 63.000 imprese attive (il 21% del totale regionale) e un volume d’affari pari a 28,6 miliardi di euro, Catania genera il 19% del fatturato siciliano e rappresenta il 22% del PIL regionale. È il cuore pulsante dell’economia dell’isola, spinta da settori come l’agroalimentare, la tecnologia e i servizi avanzati. Negli ultimi cinque anni, la Sicilia ha scalato il ranking nazionale per qualità economica, passando dal 18esimo posto del 2019 all’11esimo nel 2023. Un risultato che testimonia una transizione verso modelli produttivi più strutturati e competitivi.

Fatturato stabile, ma con una visione sul futuro

Nonostante le previsioni di un lieve calo del fatturato (-0,8% contro lo 0,4% nazionale), le imprese siciliane mostrano solidità. L’88% prevede di mantenere o migliorare la propria liquidità nel 2025, un segnale di tenuta finanziaria anche in uno scenario internazionale incerto.

Investimenti in crescita: la Sicilia scommette sull’innovazione

Le imprese siciliane non si fermano. Il 28% delle PMI prevede di aumentare gli investimenti nel 2025, una quota che salirà al 30% nel 2026. Le priorità? Processi produttivi, competenze umane e digitalizzazione.
In particolare, oltre il 50% delle imprese ha già investito o intende investire in tecnologie avanzate come il Cloud e l’Intelligenza Artificiale, con un’adozione che posiziona la Sicilia al secondo posto in Italia. Tuttavia, permane un divario tra micro (46%) e medie imprese (75%) nell’adozione dell’IA, evidenziando la necessità di politiche di supporto per le realtà più piccole.

Digitale come leva strategica

La trasformazione digitale è considerata una priorità da oltre 4 imprese su 10, una quota superiore alla media nazionale (35%). Questo cambio di paradigma è particolarmente evidente nel settore agroalimentare, dove la digitalizzazione e l’IA si stanno affermando come strumenti chiave sia per l’efficienza interna che per le strategie di marketing. Nel comparto food, che genera un fatturato di circa 6,5 miliardi di euro, il 28% delle imprese prevede un aumento degli investimenti in tecnologia entro il 2025 e il 23% pianifica interventi specifici sull’IA, posizionandola come la terza tecnologia più adottata.

Capitale aperto e mentalità evolutiva

Il tessuto imprenditoriale siciliano mostra anche segnali di apertura al capitale esterno: tra le aziende che intendono espandersi, il 63% è pronto ad aprire il proprio capitale a investitori terzi, a fronte del 40% a livello nazionale. Un dato che segnala maturità strategica e volontà di rafforzare la struttura patrimoniale.