Dall’orto all’idrogeno, la storia di MagicMotorsport a Partinico

L’ultimo fiore all’occhiello è l’orto aziendale creato e curato dai dipendenti che produce materie prime per la mensa. Non siamo in California in uno spicchio di Silicon valley ma a Partinico, in provincia di Palermo, dove una ventina di anni fa è arrivato un imprenditore polacco in cerca di un clima salubre per suo figlio. E in cerca di un luogo dove fare crescere la propria azienda che aveva fondato nel 1996 con il fratello in Polonia.

Oggi quella realtà si chiama Magicmotorsport Italia Srl ed è capace di un fatturato di 30 milioni e 140 dipendenti ed è parte di una holding mondiale presente in Spagna, Usa, Cina e Polonia. Un’azienda alla quale bussano le più importanti case motoristiche (a due e quattro ruote) per fornirsi di banchi di prova e centrali di controllo per motori e cambi che attrae cervelli ed ha diversi progetti per il futuro che vanno oltre la meccatronica per abbracciare l’automotive nel suo complesso.

L’avventura parte nel 1996 in Polonia con i due fratelli Bogdan e Zbigniew Skutkiewicz. Bodgan, in particolare, dalla Polonia si è trasferito in Italia nel 2002 alla ricerca di clima buono e aria salubre per il figlio e da Partinico in qualità di Ceo oggi gestisce circa 50mila clienti e 130 distributori che rappresentano la rete di vendita mondiale.

Innovazione e umanità

L’orto è solo un piccolo esempio della filosofia aziendale. “Questa iniziativa –  spiega Skutkiewicz, – è la sintesi perfetta del nostro approccio al lavoro e alla vita: coniugare innovazione e umanità, tecnologia e rispetto per l’ambiente. L’orto è molto più di uno spazio verde: è un luogo di relazioni, cura, responsabilità. È il simbolo di un’azienda che ascolta i suoi collaboratori, valorizza le persone e rispetta il territorio”. Proprio in questa direzione va il nuovo sistema di governance che l’azienda sta creando: ovvero creare maggiore responsabilità tra i dipendenti dell’azienda che possono assumere ruoli di sempre maggiore peso al di là della semplice “seniority” quella che un tempo veniva chiamata “anzianità aziendale”.

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Lo spiega Giuseppe Gaglio che venti anni fa è entrato da dipendente e oggi è alla direzione generale di Magicmotorsport “Quello che vogliamo costruire è un modello in cui i ruoli non dipendono solo dalla seniority ma anche dalla capacità di entrare nel modello affidando la gestione di aree di progetto e intere linee di sviluppo. Un sistema che funziona da sette anni ma ora stiamo mettendo su carta , assegnando i ruoli dei responsabili di progetto all’interno della governance”.

Non seguire il mainstream

Un’azienda innovativa nella produzione ma anche nella gestione nata per una chiara visione di Bodgan Skutkiewicz: “non sempre conviene seguire il mainstream”, dice. “Se avessi aperto in una zona industriale di Bologna”, racconta oggi, “avrei avuto nel giro di 200 metri tutta la catena produttiva che mi serviva a mia disposizione. Credo che le più grandi opportunità si perdono quando entrano in gioco i pregiudizi. Partendo da qui ho avuto una condizione zero che ci ha permesso di sviluppare tutte le maestranze al nostro interno e queste fanno la differenza; noi oggi conosciamo ogni tappa del nostro prodotto. Essendo dentro tutti i cicli di vita dei nostri prodotti riusciamo a prevedere bene e gestire al meglio situazioni di crisi”. Oggi a Partinico arrivano professionalità da tutto il mondo “solo nell’ultimo trimestre abbiamo assunto personale proveniente da Ferrari o dagli Usa attratti anche dalla qualità della vita”, dice ancora il Ceo.

L’idrogeno e l’accademy

I progetti per il futuro non mancano. È di pochi mesi fa l’iscrizione al programma Elite di Borsa Italia per permettere una maggiore proiezione all’estero “un modo per diventare un’azienda solida e attrattiva di fronte ai nostri investitori”, continua ancora Gaglio. Mentre sono già partiti i lavori per giocare un ruolo nella corsa all’idrogeno, possibile carburante verde del futuro. “Vogliamo fare parte della Hydrogen Valley siciliana”, dice Skutkiewicz, “stiamo realizzando un campo fotovoltaico da 4 MW e un elettrolizzatore, saremo pronti a giugno 2026”. Ma l’investimento più grande riguarda la creazione di una Accademy nella quale formare proprio in Sicilia tutti gli operatori che lavorano per l’azienda. È il progetto che sarà realizzato in un’area che doveva diventare uno dei più grandi centri commerciali della Sicilia occidentale, in totale oltre 250 mila metri quadrati. “Creeremo una Academy per i nostri agenti”, racconta Skutkiewicz, “ma faremo anche un centro di ricerca sulla meccatronica e l’idrogeno offrendo servizi e spazi a quanti vorranno insediarsi qui”.

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