Muni Sigona e il suo sogno per Toti: un b&b solidale gestito da ragazzi ‘speciali’

Uno dei progetti del Premio Innovazione Sicilia che merita un’attenzione particolare è sicuramente quello presentato da Maria Sigona, detta Muni, ideatrice e presidente dell’Associazione “Casa di Toti”, un b&b etico sito in Sicilia, a Modica, gestito da ragazzi disabili assistiti da tutor.

Il progetto che rientra nell’ambito della Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente S3 “Scienze della Vita” ha l’obiettivo di trasformare questi ragazzi “speciali” da semplici fruitori a veri e propri gestori del b&b e realizzare così una piena inclusione socio-lavorativa.

Ne abbiamo parlato proprio con Muni Sigona che ha raccontato ai nostri microfoni la sua personale esperienza: “Io sono Muni Sigona, ho 52 anni, vivo a Catania e da 32 lavoro come impiegata in un’azienda farmaceutica. Sono la mamma di Toti, un ragazzo con neurodiversità speciale e per lui ho creato la casa di Toti. Dopo la scuola purtroppo i ragazzi disabili, così come li chiamiamo, hanno il nulla. E io, preoccupata per il suo futuro ho trasformato una dimora del ‘700, già casa vacanze, in un b&b gestito da loro. È un centro veramente innovativo, unico perché i ragazzi in questa casa vivono, sono assistiti da tutor 24 ore su 24 e lavorano gestendo il b&b“.

Muni Sigona ha, poi, spiegato come la Casa di Toti sia un’impresa sociale, nata da un sogno: “Nel 2014 ho sognato di trasformare la nostra dimora di famiglia del settecento in un posto dove questi ragazzi potessero vivere e lavorare. Da lì sono partite le raccolte fondi. Quindi solo grazie al fundraising e al crowdfunding abbiamo iniziato a progettare e a posare la prima pietra. L’abbiamo posata nel 2016, a novembre e da lì sono arrivati tantissimi aiuti, soprattutto dall’imprenditoria privata, dalle banche e dalla gente dal cuore grande che, come dico io, si è sporcata le mani, pietra su pietra, mattone su mattone”.

In particolare, la Casa di Toti nasce su un campo di calcetto in disuso accanto alla dimora storica di famiglia e ha tre dependance. “Abbiamo costruito questa casa per i ragazzi. Una casa di 300 metri quadri priva di barriere architettoniche e una multinazionale l’ha arredata in maniera no-profit. Ed è tutto frutto di donazioni”.

Da quel momento il progetto ha assunto un altro respiro e insieme a uno studio di psicopedagogia Muni Sigona ha creato un team strutturato: “Abbiamo cercato le famiglie, i ragazzi, abbiamo formato questo gruppo. La casa di Toti può ospitare sette ragazzi dai 18 anni in poi. Oggi ne abbiamo cinque in più, presenti in maniera semiresidenziale. La Casa di Toti è aperta al territorio di Modica e di Ragusa e a tante famiglie speciali”.

La Casa di Toti può ospitare anche i ragazzi che vogliano svolgere dei semplici laboratori e dei percorsi nel weekend, un’occasione per farli divertire e dare un po’ di respiro alle famiglie.

“I ragazzi de la Casa di Toti si occupano di tutta la gestione della casa, quindi del co-housing, dal rifare i letti al cucinare, al pulire. Si occupano della preparazione delle colazioni, della pulizia delle camere, del check-in e del check-out, del front office, del back office, della pulizia del giardino e della piscina. Attualmente ragazzi, sono cinque. Il progetto è in itinere da poco abbiamo abbattuto le barriere architettoniche anche in piscina. Abbiamo creato una grande scuola e tutti possono fare il bagno serenamente”, ma come tiene a precisare la stessa Sigona non si tratta di un b&b per disabili, ma di “un b&b gestito da ragazzi speciali per gente dal cuore grande“.

Secondo Muni Sigona il criterio principale soddisfatto dal progetto è l’impatto sulla società, perché si tratta di un progetto innovativo unico, che ha un forte influsso sulla società perché la gente resta fortemente colpita ed emozionata. “Da noi fa un percorso emozionale, perché fai una vacanza ma stai anche a contatto con i ragazzi e sei consapevole di esserlo“.

In più è un “progetto sostenibile perché abbiamo fatto tutto in base ai criteri di sostenibilità, dal fotovoltaico alla fitodepurazione ed è originale perché in Sicilia è unico. Ma penso oggi anche in Italia perché di alberghi etici ne esistono tanti e sono meravigliosi e siamo entrati in contatto anche con loro. Ma un albergo dove si vive e si lavora non esiste. C’è solo la Casa di Toti”.

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