L’innovazione è l’asset necessario per mettere in campo delle “strategie di adattamento al cambiamento climatico”, una via d’uscita alla crisi dell’agricoltura “può esistere”. Dario Cartabellotta è il dirigente generale dell’Assessorato regionale alle Risorse agricole. Sulle sue spalle grava la responsabilità di un settore fondamentale per la tenuta del sistema economico siciliano. Anche la Sicilia rurale ha scelto la strada dell’innovazione per affrontare le tante crisi sistemiche che hanno colpito il mondo degli agricoltori e degli allevatori negli ultimi anni. Non ultima la crisi idrica. Premessa doverosa: “senza l’acqua sarà dura”, sottolinea Cartabellotta, che è anche commissario per la siccità in agricoltura per il governo regionale.
Per fare il punto sui progressi, legati anche agli investimenti previsti dal Piano di Sviluppo Rurale, l’appuntamento è a Catania, il prossimo 24 maggio, per il Sicilia Innovation Day. “All’incontro parteciperà anche una delegazione della Commissione Europea”, sottolinea Cartabellotta. L’obiettivo di fondo di quell’appuntamento è dimostrare che grazie alle tecnologie ed all’innovazione, “una strategia di adattamento al cambiamento climatico può esistere”, spiega il manager della P.A..
L’amministrazione regionale ha messo in campo un jackpot consistente per assecondare l’ambizione di una Agricoltura siciliana 4.0. “L’Assessorato ha finanziato diversi progetti per un valore di circa 60 milioni di euro – indica Cartabellotta – sono progetti che hanno messo assieme il mondo delle Università con quello le imprese. Tutti i progetti di ricerca d’innovazione sono mirati all’economia circolare, al risparmio idrico, alle strategie per sfuggire dalle tante criticità del settore primario”.
Cartabellotta fa un esempio concreto di come l’innovazione possa cambiare il volto delle nostre “terre”. “Pensiamo per esempio a quelle che sono determinate colture- tutte caratterizzate da un preciso ciclo produttivo – rispetto alle quali si può immaginare di anticipare la raccolta, per puntare alle varietà precoci. Ci sono diverse ricerche che presenteremo tutta al Sicilia Innovation Day del 24 maggio a Catania.
Il Sicilia Innovation Day dell’agricoltura è stato organizzato dall’Autorità di Gestione insieme al mondo accademico, scientifico e imprenditoriale regionale. L’incontro vuole essere un momento di studio e divulgazione dedicato all’approfondimento dei processi di trasferimento dell’innovazione nei diversi ambiti strategici del settore agricolo e rurale della Sicilia.
Sullo sfondo del Sicilia Innovation Day emergono le principali criticità del settore, partendo dai cambiamenti climatici e dalla crisi idriche, per poi discutere anche di un futuro legato all’economia circolare ed alla difesa delle biodiversità.
L’Autorità di gestione ha richiesto la presenza di tutti I gruppi operativi “PEI” (acronimo di partenariato europeo per l’innovazione) ,che operano nell’ambito delle misure PSR Sicilia 2014 2022 sono invitati a partecipare.
Nella call pubblicata dal Dipartimento agricoltura per sostenere l’evento, si legge che: “anche in relazione alle finalità di disseminazione, divulgazione e condivisione delle attività svolte così come peraltro previsto dalle disposizioni attuative, i G.O. finanziati attraverso il Bando 2018 della SM 16.1 e il Bando della SM 16.2, sono chiamati ad esporre nella Sessione poster dell’evento gli obiettivi e i risultati raggiunti, presentando anche al contempo le diverse tipologie di prodotti ottenuti nel corso delle attività progettuali, nell’ambito della speciale mostra che sarà appositamente allestita a tale scopo. La fase di editing dei poster sarà curata dallo scrivente Dipartimento, che a stretto giro invierà a i GO interessati uno specifico format per l’acquisizione dei relativi contenuti, da completare entro i l 29/03/2024”.
Per l’innovazione in agricoltura, in Sicilia così come in ogni altra area d’Europa, un ruolo centrale è svolto dai PEI. Ma cosa sono? Per PEI si intende il partenariato europeo per l’innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura (PEI-AGRI, o EIP-AGRI in inglese), che è stato creato per introdurre un nuovo strumento che contribuisca a rendere l’agricoltura e la silvicoltura più produttive, sostenibili e in grado di affrontare le sfide attuali, dalla concorrenza sempre più serrata alla maggiore volatilità dei prezzi di mercato, sino ai cambiamenti climatici e a normative ambientali più rigorose. I
l PEI-AGRI è incentrato sulla formazione di partenariati e sull’interazione, nell’ambito della stessa rete tra soggetti provenienti da diversi ambiti professionali, grazie a diverse attività come ad esempio i gruppi operativi e i gruppi di lavoro del PEI-AGRI, i cosiddetti “Focus Group”. Diversi attori dei settori dell’innovazione e dell’agricoltura – agricoltori, consulenti, ricercatori, imprese agroalimentari, ONG e altri soggetti interessati – collaborano, condividono idee e trasformano le conoscenze esistenti in soluzioni innovative e risultati di ricerca che possono essere messi in pratica più facilmente. Unendo le forze, gli attori coinvolti otterranno risultati in tempi più brevi. Il PEI-AGRI aiuterà a disseminare in tutta l’UE le conoscenze, nuove o esistenti, in materia di innovazione e di agricoltura. In questo modo, nel caso in cui un esperto rumeno proponga una soluzione utile per un agricoltore spagnolo, quest’ultimo potrà esserne informato il prima possibile.
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