Startup innovative, gli incentivi da tenere d’occhio nel 2025

L’ecosistema delle startup innovative in Italia punta a diventare sempre più dinamico e competitivo. Lo fa sulla spinta di recenti normative, supportate da una serie di incentivi attivi nel 2025, che contribuiranno a valorizzare ancora di più le iniziative imprenditoriali. Approfondiamo insieme alcune opportunità da tenere d’occhio.

Gli incentivi per startup innovative

Smart&Start

Anche quest’anno si può richiedere Smart&Start, l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico in tutte le regioni italiane. L’obiettivo è stimolare una nuova cultura imprenditoriale legata all’economia digitale, valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica e incoraggiare il rientro dei “cervelli” dall’estero.

Si tratta di un incentivo a sportello (non ci sono graduatorie né scadenze, quindi le domande sono esaminate entro 60 giorni, in base all’ordine di arrivo), che finanzia i progetti con spese tra 100mila e 1,5 milioni di euro. È possibile presentare le domande esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia disponibile nella sezione Presenta la domanda.

Il Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” (PN RIC 2021-2027) ha incrementato le risorse assegnate all’intervento, destinando ulteriori 100 milioni di euro per rafforzare il sostegno alla nascita e crescita di startup innovative: le risorse sono dedicate alla realizzazione di investimenti nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Sono finanziabili progetti che hanno l’obiettivo di sviluppare attività imprenditoriali innovative, con spese tra 100mila euro e 1,5 milioni di euro, nell’ambito dell’economia digitale e della valorizzazione dei risultati della ricerca scientifica e tecnologica.

EIC Accelerator 2025

Si tratta di un programma di finanziamento dell’Unione Europea, nell’ambito di Horizon Europe, che offre supporto alle startup e alle PMI che hanno un prodotto, un servizio o un modello aziendale innovativo e rivoluzionario che potrebbe creare nuovi mercati o sconvolgere quelli esistenti in Europa e persino nel mondo, hanno l’ambizione e l’impegno di crescere, sono alla ricerca di finanziamenti consistenti.

Offre un contributo a fondo perduto fino a 2,5 milioni di euro per attività di innovazione e investimenti diretti o quasi-equity da 0,5 a 10 milioni di euro per la commercializzazione e l’espansione. Le scadenze per le domande complete sono il 12 marzo e il 1° ottobre 2025: si presentano online, attraverso l’EIC Accelerator Open o l’EIC Accelerator Challenges, dedicato ad aree specifiche come Intelligenza Artificiale, mobilità sostenibile e industria spaziale.

Incentivi regionali e ZES Unica

A livello regionale, sono disponibili su tutto il territorio italiano finanziamenti in diversi settori, come tecnologie digitali, sostenibilità e internazionalizzazione. In Lombardia il Bando Nuova Impresa 2025 offre contributi a fondo perduto per le PMI avviate dal 1° giugno 2024; in Veneto ci sono sia il Bando per la partecipazione a fiere internazionali che il Fondo Veneto Competitività, con finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto fino al 40%; nel Lazio si può accedere a incentivi per l’innovazione e la digitalizzazione, con contributi fino a 20mila euro, ma anche al bando “Valore Artigiano” per progetti di ammodernamento; in Umbria c’è il Bando Smartup 2025, con finanziamenti fino al 50% per startup innovative sotto i 48 mesi.

Non dimentichiamo, inoltre, le opportunità legate alla ZES Unica, che riguardano il Mezzogiorno. Con la legge di Bilancio 2025 sono stati prorogati gli incentivi ai nuovi investimenti in area ZES, che confermano così le opportunità per chi intende introdurre o ampliare la propria attività imprenditoriale nel Mezzogiorno.

La Zona Economica Speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno comprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Dal punto di vista normativo, è definita come un’area in cui l’esercizio delle attività economiche e imprenditoriali (sia da parte delle aziende già operative nei relativi territori, sia di quelle che vi si insedieranno) può beneficiare di speciali condizioni, in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo di impresa.

Altre agevolazioni

In Italia le startup innovative godono di incentivi fiscali dedicati e specificamente legati alla loro tipologia di impresa. Tra questi: detrazioni IRPEF fino al 65% per investimenti privati; credito d’imposta per investitori, acceleratori e incubatori certificati; accesso semplificato al Fondo di Garanzia PMI; contributi a fondo perduto per startup del Mezzogiorno; esonero da imposte su diritti di segreteria e imposta di bollo; Voucher 3I per consulenze sulla brevettazione; “fail-fast”, cioè procedure semplificate per fallimento. Immagine di upklyak su Freepik.

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